Il caldo e l’insufficienza venosa agli arti inferiori.

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Globuli rossi fuori da un'arteria tagliata trasversalmente

Globuli rossi fuori da un'arteria tagliata trasversalmente
Globuli rossi fuori da un'arteria tagliata trasversalmente

L’aumento della temperatura può favorire la comparsa dei segni di insufficienza venosa agli arti inferiori come pesantezza, crampi, dolori e gonfiore. Il microcircolo è il più colpito, con capillari e vene che non riescono più a svolgere la loro funzione. Difendersi dall’antiestetico e fastidioso problema si può, grazie alla “combinazione vincente” messa a
disposizione da sanofi-aventis: due capsule al giorno di Tegens, a base di antocianosidi di mirtillo, per quattro settimane. Studi clinici hanno dimostrato che il trattamento rinforza la parete delle vene e aiuta a migliorare la circolazione.

Gambe che si fanno pesanti, prurito, leggeri dolori e caviglie gonfie. Magari accompagnate da sottili dilatazioni, sotto forma di “striature” di colorito bluastro, che compaiono lungo i polpacci e una piccola rete di capillari dilatati a livello delle caviglie. Sono questi i segni più precoci dell’insufficienza venosa cronica, una situazione che interessa quasi il 50% della popolazione femminile (fonte: Gfk Eurisko). E’ soprattutto nella stagione estiva, che si verifica la vasodilatazione dei vasi venosi delle gambe come conseguenza del grande caldo e dell’elevato tasso di umidità. Le vene tendono a gonfiarsi e a diventare meno elastiche, la capacità di “tenuta” delle pareti e delle valvole diminuisce e la circolazione tende a rallentare.

Il microcircolo, composto da una rete di piccolissimi vasi sanguigni, i capillari, risente maggiormente di questa situazione con conseguente riduzione dello scambio di ossigeno ai
tessuti e di sostanze nocive da eliminare. Sono proprio queste alterazioni del microcircolo la causa dei fastidiosi disturbi, che si manifestano prevalentemente alla sera con gonfiore alle caviglie, pesantezza, formicolii e prurito.

Per “giocare d’anticipo” sull’insufficienza venosa cronica e sul deficit della microcircolazione, può essere di aiuto Tegens di sanofi-aventis: due capsule al giorno per quattro settimane. Studi clinici condotti in Italia dimostrano che, dopo un ciclo completo di trattamento, Tegens aiuta a rinforzare le pareti dei vasi e a migliorare il flusso di sangue nel microcircolo e nelle vene. In particolare i dolori, simili ai tipici crampi muscolari, si riducono del 73 % in quasi 9 donne su 10, la sensazione di pesantezza diminuisce del 56% nel 93% delle donne e il gonfiore è quasi dimezzato nell’86% dei casi.

Tegens di sanofi-aventis, contiene antocianosidi del mirtillo, sostanze naturali appartenenti alla famiglia dei bioflavonoidi, che assicurano non solo un’azione sui sintomi, ma anche un’attività specifica a livello delle strutture vasali, contrastando alcune delle cause dell’insufficienza venosa. Gli antocianosidi del mirtillo, infatti, sono principi attivi vegetali ad azione protettiva, ricavati dal Vaccinium myrtillus, che agiscono su tutta la parete vasale rinforzando le cellule che la costituiscono.

Tegens usato con regolarità e correttamente può rappresentare un aiuto per proteggere la circolazione venosa degli arti inferiori e, in associazione ad uno stile di vita adeguato, aiuta a preservare la salute e l’estetica delle gambe.

Fondamentali sono, ad esempio, una dieta ipocalorica se si è in sovrappeso, una regolare attività fisica per favorire il consumo di energia, l’utilizzo di indumenti che non “costringano” l’addome per evitare un eccessivo “ristagno” del sangue nelle vene delle gambe. Per quanto riguarda l’attività fisica, questa deve essere praticata almeno mezz’ora al giorno, privilegiando il nuoto e l’acqua-gym perché nell’acqua la pressione ambientale si riduce, con effettivo miglioramento della situazione circolatoria. Importante è poi, cambiare spesso la posizione delle gambe evitando lunghi periodi di stasi.

Chi trascorre molto tempo in piedi si ricordi di alzarsi sulle punte dei piedi almeno per due minuti ogni ora. E chi sta seduto, oltre ad utilizzare una pedana poggiapiedi, sollevi le gambe almeno per un quarto d’ora tre volte al giorno.

Sul fronte della dieta alimentare, vanno privilegiati frutta e verdura che contengono vitamina C (potente anti-ossidante) oltre ai frutti di bosco ricchi di bioflavonoidi, mentre bisogna assolutamente ridurre il sale da cucina. Infine, le calzature, devono essere comode e rispettare la naturale curvatura del piede. Il tacco ideale è alto circa due centimetri e mezzo nel rispetto dell’arco plantare, la curvatura naturale del piede femminile.

Salute  – Europa

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