Scoperto un nuovo metodo per trasformare cellule staminali in cellule della pelle senza inserire geni al loro interno. In questo modo, i rischi associati alla presenza di nuovi geni o virus nelle cellule vengono meno. La tecnica e’ stata sviluppata da un team di ricercatori del Worcester Polytechnic Institute (Stati Uniti), Life Sciences and Bioengineering Center e della CellThera, una compagnia privata.
Il loro studio, pubblicato sulla rivista Cloning and Stem Cells, promette di aprire la strada a nuovi approcci nelle terapie della pelle senza i rischi della riprogrammazione genetica. “Manipolando semplicemente le condizioni di crescita delle cellule da trapiantare – hanno spiegato i ricercatori – possiamo ottenere dei cambiamenti utili per la terapia, cambiamenti specifici per ogni paziente”. Modificando i livelli di ossigeno nel terreno di coltura delle cellule staminali, i ricercatori sono riusciti ad attivare dei geni gia’ presenti nelle cellule. “Questi geni sono capaci di riportare le cellule ad uno stato pluripotente, ma normalmente devono essere inseriti nel genoma, coi rischi che ne derivano”, hanno detto i ricercatori. “Col nostro metodo, invece, siamo riusciti ad attivare le copie gia’ esistenti e dormienti, e le cellule sono passate allo stato pluripotente”. La riprogrammazione delle cellule staminali tramite questa tecnica potrebbe servire nei trapianti e nella cura dei traumi della pelle.


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