[Iperfenilalaninemia] Merck Serono lancia Kuvan in Italia

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  • Kuvan, il primo farmaco in Europa indicato per il trattamento dell’iperfenilalaninemia (HPA) dovuta a fenilchetonuria (PKU) o a carenza di tetraidrobiopterina (BH4), è disponibile da oggi in Italia

Roma, Italia, 15 Settembre 2009 – Merck Serono, una divisione di Merck KGaA, Darmstadt, Germania, ha annunciato che Kuvan (sapropterina dicloridrato), farmaco indicato per il trattamento dell’iperfenilalaninemia (HPA) dovuta a fenilchetonuria (PKU) o a carenza di tetraidrobiopterina (BH4), è disponibile da oggi in Italia. Entro l’anno, Kuvan sarà lanciato complessivamente in 13 paesi europei.

“Siamo fieri di introdurre Kuvan nel mercato italiano, perché questo farmaco può fare la differenza nel trattamento della HPA, per molti pazienti affetti dalla nascita da fenilchetonuria (PKU) o da carenza di tetraidrobiopterina (BH4), e può contribuire a prevenire la comparsa di possibili danni cerebrali temporanei o irreversibili. Negli Stati Uniti, dove Kuvan è disponibile dal 2007, abbiamo ricevuto riscontri positivi dal personale medico e dai pazienti, la cui qualità di vita è migliorata sensibilmente grazie al trattamento con Kuvan.” – ha dichiarato Roberto Gradnik, Executive Vice President, Commercial Europe di Merck Serono. – A conferma del continuo impegno nei confronti dei pazienti, Merck Serono continuerà nella ricerca di soluzioni terapeutiche innovative per aiutare le persone affette da patologie che non hanno ancora una risposta adeguata.”


Kuvan è l’unico farmaco approvato in Italia per il trattamento dell’iperfenilalaninemia (HPA) dovuta a fenilchetonuria (PKU) o a carenza di tetraidrobiopterina (BH4), due malattie genetiche rare che provocano un’alta ed anomala concentrazione dei livelli di fenilalanina (Phe) nel sangue, che può essere pericolosa per i pazienti. È stato stimato che l’HPA causata da fenilchetonuria (PKU) o da carenza di tetraidrobiopterina (BH4) colpisce all’incirca 3100 pazienti in Italia1 e viene diagnosticata alla nascita. Se non trattata, l’HPA causa forti aumenti di fenilalanina nel sangue e, di conseguenza, può provocare danni neurologici permanenti nei pazienti pediatrici, oltre a deficit cognitivi e problemi psichiatrici negli adulti2. È stato dimostrato che Kuvan in associazione ad una dieta a basso contenuto di fenilalanina (Phe) è in grado di contribuire al controllo dei livelli di fenilalanina nel sangue in pazienti affetti da PKU o da carenza di BH4. Le Autorità Sanitarie Europee raccomandano che la terapia con Kuvan venga somministrata al più presto, per evitare l’insorgenza di danni neurologici irreversibili2.

Kuvan compresse solubili ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in  commercio in Italia lo scorso luglio. A dicembre 2008 la Commissione Europea aveva rilasciato l’autorizzazione all’immissione in commercio ai 27 paesi dell’Unione Europea, all’Islanda, al Liechtenstein e alla Norvegia. Merck Serono possiede i diritti esclusivi a commercializzare Kuvan in tutti i paesi al di fuori del Nord America e del Giappone.

Note:

1 Stima basata su dati Rapporto ISTSISAN 03/433/42 2003

2 Riassunto di Caratteristiche di Prodotto; accesso al link http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/kuvan /H-943-PI-en-pdf

Ufficio stampa

GAS Communication

Rita Cicchetti

Tel. 0668134260 – fax 0668134876

r.cicchetti@gascommunication.com


Kuvan®

Kuvan® (sapropterina dicloridrato) viene sviluppato da Merck Serono e da BioMarin Pharmaceutical Inc. (Nasdaq and SWX: BMRN) come farmaco orale per il trattamento dell’iperfenilalaninemia (HPA) dovuta a fenilchetonuria (PKU) o a carenza di tetraidrobiopterina (BH4). Kuvan® è una copia sintetica di 6R-BH4, un cofattore enzimatico presente naturalmente nell’organismo umano, che agisce in associazione all’enzima fenilalaninaidrossilasi (PAH) per la metabolizzazione della fenilalanina (Phe). Dati clinici suggeriscono che Kuvan® riduca significativamente i livelli di Phe nel sangue in quella categoria di pazienti che rispondono alla BH4. Merck Serono ritiene che Kuvan® possa essere una possibile opportunità terapeutica per i circa 35.000 pazienti dell’Unione Europea ai quali è stata diagnosticata l’HPA, dovuta a fenilchetonuria (PKU) o a carenza di tetraidrobiopterina (BH4), e che rispondono al trattamento con BH4.


Secondo i termini dell’accordo con BioMarin, Merck Serono ha i diritti esclusivi a commercializzare Kuvan® in tutti paesi al di fuori del Nord America e del Giappone. BioMarin  ha il diritto esclusivo di commercializzare Kuvan® negli Stati Uniti e in Canada; negli USA, Kuvan® ha ricevuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration per il trattamento di pazienti con PKU che rispondono alla BH4 nel dicembre 2007. Nel luglio del 2008, Asubio Pharma Co., Ltd (una società controllata da Daiichi Sankyo) ha ottenuto l’approvazione alla commercializzazione da parte del Ministero della Sanità, del Lavoro e del Welfare giapponese, attraverso un’estensione delle indicazioni terapeutiche, di Biopten® che contiene lo stesso principio attivo di Kuvan®, per il trattamento di pazienti con PKU.



L’iperfenilalaninemia  (HPA)

I disordini del metabolismo della fenilalanina (Phe) possono portare a incrementi anomali dei livelli di Phe nel sangue, che prendono il nome di iperfenilalaninemia (HPA). Due errori congeniti del metabolismo, la fenilchetonuria (PKU) e la carenza di tetraidrobiopterina (BH4), causano la maggioranza dei casi di iperfenilalaninemia (HPA).




La fenilchetonuria (PKU)

La fenilchetonuria (PKU), una malattia genetica che colpisce circa 50.000 pazienti diagnosticati nei paesi sviluppati, è causata da una carenza dell’enzima fenilalaninaidrossilasi (PAH).

La PAH è necessaria per il metabolismo della fenilalanina (Phe), un aminoacido essenziale presente in tutti i cibi contenenti proteine. Se l’enzima attivo non è presente in quantità sufficienti, la Phe si accumula e raggiunge livelli alti e anomali nel sangue e nel cervello, causando una serie di complicanze, tra cui gravi ritardi mentali e danni cerebrali, malattie mentali, colpi apoplettici, tremori e problemi cognitivi. In seguito ad uno screening neonatale condotto a livello mondiale sui neonati dagli anni ’60 ai primi anni ’70, praticamente tutti i pazienti affetti da PKU nei paesi sviluppati vengono diagnosticati dalla nascita. L’unico trattamento attualmente disponibile per i pazienti con PKU è rappresentato da un regime alimentare molto restrittivo e con prodotti dietetici costosi, che molti pazienti non riescono a seguire per il periodo necessario a raggiungere un adeguato controllo dei livelli di Phe nel sangue.

La dieta limita il consumo di cibo comune come carne, pesce e latticini.




La carenza di tetraidrobiopterina (BH4)

La carenza di BH4 è un disturbo congenito del metabolismo molto raro, e si ritiene che rappresenti l’1-2 % di casi di iperfenilalaninemia (HPA). La carenza di BH4 è una condizione genetica recessiva autosomica e può derivare dalla carenza di uno qualsiasi dei cinque differenti enzimi coinvolti nella sintesi e nella rigenerazione della BH4. la BH4 è un cofattore indispensabile per  la fenilalanina-idrossilasi (PAH). Perciò, la carenza del BH4 danneggia l’attività del PAH conducendo ad una situazione biochimica simile alla fenilchetonuria (PKU), con una iperfenilalaninemia (HPA) che risulta da una ridotta conversione di Phe in tirosina. Inoltre, poiché la BH4 è un cofattore indispensabile per la tirosina idrossilasi e per la triptofano idrossilasi, la carenza di BH4 causa un deficit nella sintesi dei neurotrasmettitori come le catecolamine e la serotonina che utilizzano il cofattore BH4. Con un trattamento a base di BH4, spesso, non sono necessarie le restrizioni alimentari che richiedono la sospensione del consumo di  tutte le proteine o  di fenilalanina (PHE). Comunque, poiché la BH4 non attraversa la barriera emato-encefalica, una terapia concomitante con i precursori di neurotrasmettitori, come ad esempio Levodopa e 5-idrossitriptofano, può essere necessaria per aumentare i livelli del substrato del sistema nervoso centrale per la sintesi, rispettivamente, delle catecolamine e della serotonina.

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