Dal ‘verde’ un vaccino unico, arma letale contro malaria e colera

0

Un’arma comune nella lotta contro la malaria ed il colera: ricercatori della University of Central Florida hanno infatti sviluppato quello che promette di essere il primo vaccino a basso costo bivalente per debellare le due malattie.
L’equipe di ricercatori ha individuato, come riportato sul sito dell’universita americana, un modo economico ed efficace per combattere due tra le malattie piu’ letali al mondo: un vaccino comune per malaria e colera, riproducibile a basso costo sotto forma anche di pillola. I primi test sul vaccino, ricavato da piante di tabacco e di lattuga, hanno evidenziato che i topi, a cui era stato somministrato il vaccino, mostrano una lunga immunita’ alle due malattie, che dura piu’ di 300 giorni. Un tempo significativo, dicono gli studiosi, in quanto per l’uomo equivarrebbe ad un periodo di immunita’ pari a 50 anni.

Questa scoperta, nonostante ora siano necessarie ulteriori analisi cliniche che dimostrino l’efficacia anche sull’uomo, apre ad una nuova speranza nella lotta contro queste patologie. Solo la malaria, per cui non esiste ancora un vaccino efficace, si stima uccida ogni anno piu’ di un milione di persone. Il vaccino bivalente segue una serie di altri vaccini “verdi” sviluppati in laboratorio da Daniell. Ha creato vaccini contro l’antrace e la peste nera che ricevette le congratulazioni dal funzionario americano di massima sicurezza e descritti su Discovery Channel. Successo anche con l’insulina dalle piante coltivate per trovare quello che potrebbe essere una cura contro il diabete di lunga durata. Il team di Daniell continua la ricerca di questi vaccini ed è alla ricerca di investitori per aiutare gli studi clinici.

”Sono molto incoraggiato – ha commentato lo scienziato Henry Daniell – perche’ la nostra tecnica funziona bene e fornisce un modo conveniente per ottenere in futuro vaccini per le persone che ne hanno piu’ bisogno e non possono permetterseli. Stiamo parlando della produzione di un vaccino che costerebbe centesimi ai malati e inoltre – ha concluso Daniell – la distribuzione su larga scala sarebbe facile perche’ il nuovo farmaco potrebbe essere trasformato, qualora altre analisi dimostrino la sua efficacia sull’uomo, in una semplice pillola”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *