Cancro alla prostata: scienziati evidenziano il rapporto interattivo di due proteine

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Gli scienziati del Van Andel Research Institute (VARI) hanno dimostrato come, nel processo di formazione del tumore alla prostata, siano implicate due proteine a livello molecolare. Studio che si prefigge di aprire le porte a nuove strategie terapeutiche.Una delle proteine, il recettore degli androgeni, è già un bersaglio importante dei farmaci per il cancro alla prostata. L’altra, coattivatore del recettore-3 di steroidi (SRC3), è stata originariamente identificata per il suo ruolo nello sviluppo del cancro al seno. SCR3 è stata caratterizzata anche come fattore chiave nello sviluppo del cancro alla prostata, ma, finora, l’esatta relazione tra recettore degli androgeni e SCR3 è stato poco chiaro. Comprendere la relazione tra queste due proteine, e il targeting questa interazione, potrebbe portare a nuovi, più efficaci terapie per il cancro alla prostata, la forma più comune di cancro negli uomini, con più di 192.000 nuovi casi e più di 27.000 decessi segnalati solo negli Stati Uniti nel 2009, secondo il National Cancer Institute.

“Le terapie anti-androgeni diventano meno efficaci nel tempo”, ha detto Eric H.Xu, ricercatore del VARI Distinguished Scientific, il cui laboratorio ha pubblicato i risultati di recente nel Journal of Biological Chemistry. “Per sviluppare la prossima generazione di trattamenti per il cancro alla prostata, abbiamo bisogno di trovare il modo di interrompere l’interazione tra il recettore degli androgeni e le molecole con cui interagiscono, come SRC3”.

L’attività del recettore degli androgeni è necessaria per l’avvio e lo sviluppo del cancro alla prostata. Quando viene attivato dagli ormoni, il recettore per gli androgeni si lega al DNA nel nucleo delle cellule e regola l’espressione genica, con l’aiuto di molecole chiamate coattivatori, tra cui SRC3. Come risultato, i geni creano più o meno proteine specifiche della cellula, che possono condizionare il comportamento cellulare. Anche se il recettore degli androgeni necessita di coattivatori, poco è stato scoperto con risoluta precisione su come recettore degli androgeni interagiscono con i coattivatori.

I ricercatori del VARI hanno utilizzato analisi di profiling di peptidi e altre tecniche di biologia molecolare per poter scoprire che è il coattivatore SRC3 preferito per il recettore degli androgeni. Hanno continuato a determinare le strutture cristalline che rivelano come il recettore degli androgeni e SRC3 interagiscono attraverso segnali molecolari. Queste informazioni dettagliate possono essere utilizzate per sviluppare nuovi trattamenti più efficaci che interrompono l’interazione tra le due proteine.

Questa pubblicazione è stata resa possibile in parte dal Grant Number DK071662, DK066202 e HL089301 dal National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases e National Heart, Lung and Blood Institute, rispettivamente. I suoi contenuti sono di esclusiva responsabilità degli autori e non rappresentano necessariamente l’opinione ufficiale del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases o il National Heart Lung and Blood Institute.
Questo lavoro è stato supportato da Prostate Cancer Research Program Idea Development Award del Department of Defense Congressionally Directed Medical Research Programs (CDMRP) of the U.S. Army Medical Research and Materiel Command

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