L’analisi di 129 geni di 40 differenti taxa di piante verdi ha mostrato che, a dispetto delle differenze nelle strategie riproduttive, i parenti più prossimi delle piante terrestri sono le alghe Zygnematales


Controllando più attentamente l’albero filogenetico delle piante verdi, un gruppo internazionale di ricercatori diretti da Burkhard Becker dell’Università di Colonia ha scoperto che i loro parenti più prossimi sono alcune alghe verdi che si riproducono per coniugazione, come le Spirogyra.

Gli antenati delle piante verdi iniziarono a colonizzare la terraferma circa 500 milioni di anni fa e generalmente si accetta che esse si siano evolute a partire dalle alghe streptofite (un gruppo di alghe verdi d’acqua dolce). Ma questo gruppo di alghe è molto diversificato e attualmente varia da semplici flagellati unicellulari a più complesse alghe ramificate come quelle del genere Chara.

Si riteneva che le Charales fossero i parenti più stretti delle piante verdi perché esse condividono (oltre ad alcune altre caratteristiche) uno stesso metodo di fecondazione, l’oogamia, in cui si ha una grande cellula uovo e piccoli spermi. Nelle piante da fiore questi spermi sono contenuti nei granuli di polline. Un altro tipo di streptofite, le Zygnematales, utilizza invece la coniugazione un metodo di riproduzione in cui i gameti hanno le stesse dimensioni (isogamia).

Alcune analisi filogenetiche condotte in precedenza su un numero limitato di geni sembravano confermare la teoria delle Charales. La nuova ricerca, illustrata in un articolo in corso di pubblicazione sulla rivista BMC Evolutionary Biology, ha analizzato la divergenza genetica in 129 geni di 40 differenti taxa di piante verdi, e ha rilevato che, a dispetto delle differenze nelle strategie riproduttive, i parenti più prossimi delle piante terrestri sono di fatto le Zygnematales.

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