Alzheimer: il ruolo dello stress nell’incrementare il rischio di sviluppare la malattia

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L’aumento della produzione degli ormoni dello stress può incrementare il rischio di sviluppare l’Alzheimer: è quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Max Planck Institute of Psychiatry (Monaco, Germania) in collaborazione con l’University of Minho (Braga, Portogallo), da cuiemerge che livelli elevati di stress causano, nel cervello, un’eccessiva fosforilazione della proteina Tau, coinvolta nello sviluppo del morbo.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, mette in evidenza che nel morbo di Alzheimer la iperfosforilazione della proteina Tau causa la formazione di aggregati che, accumulandosi nei neuroni, li uccidono.


Questo fenomeno si verifica soprattutto nell’ippocampo, la parte del cervello responsabile dell’apprendimento e della memoria, e nella corteccia prefrontale, coinvolta nelle funzioni cognitive. Gli autori di questo studio hanno dimostrato che nei topi lo stress e gli ormoni rilasciati durante eventi stressanti causano nell’ippocampo e nella corteccia prefrontale proprio queste modificazioni.

“Considerare lo stress una causa dell’Alzheimer apre nuove frontiere nella prevenzione della malattia”, spiega Osborne Almeida, coautore dello studio. “Dato, poi, che lo stress ha un ruolo anche nella depressione, sarà interessante studiare il ruolo di molecole come la proteina Tau anche in questa patologia”. (ASCA)

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