Retina: ripararla grazie a staminali ottenute dalla pelle

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La ricerca apre la strada a una possibile terapia per la degenerazione maculare senile e la retinite pigmentosa


Per la prima volta, grazie al trapianto di cellule staminali parzialmente differenziate ottenute da cellule della pelle, è stato possibile rigenerare porzioni significative di una retina danneggiata ottenendo un miglioramento della funzione visiva. Il risultato è stato ottenuto nel topo da un gruppo di ricercatori dello Schepens Eye Research Institute, che ne riferisce in un articolo pubblicato sula rivista PLoS ONE.

“Altri ricercatori sono riusciti a convertire cellule della pelle in cellule staminali pluripotenti (iPSC), ma questa è la prima volta che riesce una ricostruzione di questo livello della retina, con il recupero della funzione visiva”, ha detto Budd A. Tucker, primo firmatario dello studio.

La ricerca apre la strada a una possibile terapia per la degenerazione maculare senile e la retinite pigmentosa che oggi rappresentano le principali cause di cecità nel mondo industrializzato, per le quali non esistono allo stato attuale terapie efficaci.

In queste patologie, i fotorecettori della retina iniziano a morire e la retina diviene incapace di intercettare la luce e trasformarla in impulsi nervosi da trasmettere al cervello. Una volta distrutti, i fotorecettori, al pari di altre cellule del tessuto nervoso, hanno una ridotta capacità di venireì rigenerate.

Per condurre la ricerca i biologi della Schepens hanno prelevato cellule prelevate dalla coda di un topo mutante le cui cellule della pelle sono fluorescenti, in modo da poterele facilmente identificare una volta trapiantate.

Forzando queste cellule a esprimere i quattro fattori di trascrizione di Yamanaka (dal nome del loro scopritore), i ricercatori hanno quindi prodotto cellule staminali pluripotenti fluorescenti, dalle quali attraverso la somministrazione di ulteriori fattori sono riusciti a ottenere precursori delle cellule retiniche, che sono in grado di differenziarsi appieno solo nel loro ambiente naturale.

Dopo 33 giorni le cellule sono state pronte per il trapianto nell’occhio di topi di un modello murino della malattia retinica degenerativa. Nell’arco quattro-sei settimane i ricercatori hanno osservato che le cellule trapiantate si erano disposte nelle appropriate aree della retina e avevano iniziato a integrarsi nel tessuto retinico sano.

Al controllo strumentale, i ricercatori hanno potuto constatare che il nuovo tessuto riusciva a produrre un’attività elettrica pari ad almeno la metà di quella di una retina normale.

8 thoughts on “Retina: ripararla grazie a staminali ottenute dalla pelle

  1. sono affetto di R.P sono ipovedente chiedo state facendo la ricerca di celule staminale sul topi .è chiedo sulle persone quando sarà effettuato ,che non vedo il momento .x favore se quando potete inviarmi …………………..

  2. Anch’io sono affetto di rp e vorrei sapere quando si comincia sull’uomo!!!FRate presto! Grazie

  3. sono anch’io affetta da R.P e non vedo l’ora di sapere quando iniziate a sperimentare nell’uomo. Grazie.

  4. roberto Sono affetto da R.P. all’occhio sinistro da oltre un anno sono praticamente cieco, per fortuna ho otto decimi nel destro.Se avete bisogno di una cavia contattatemi !!!
    Grazie

  5. da sei anni sopffro di maculopatia essudativa all’occhio dx e nn vedo + niente e ora al sx sono troppo giovane x finire cieca ,vorrei essere informata sulle cellule staminali dove si fanno ? grazie

  6. ho avuto un petardo nel occhio sx la notte di capodanno e mi hanno riscontrato ischemia retina con lesione macula adesso vedo solo ombre ma al centro un vuoto nero si possono fare anche x il mio caso? e dove si fanno? grazieattendo una vostra risposta

  7. purtroppo a mia figlia di 9 anni è stata confermata la Sindrome di Stargardt
    ora si sente parlare di queste nuove terapie con le cellule estaminali ma esiste gia’ attualmente un centro dove potersi rivolgere ???
    grazie

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