Un pigmento rosso estratto dai licheni potrebbe aiutare a combattere l’Alzheimer, riducendo gli ammassi di proteine nocive.

A sperimentare il rimedio, per ora solo sugli animali, sono i ricercatori tedeschi del Max Delbrück Center for Molecular Medicine (MDC) e dell’Università di Berlino Charitè. I ricercatori hanno individuato la proprietà in un composto chiamato orceina, derivata da una sostanza estratta dai licheni dei generi Roccella, Lecanora e Vacuolaria, e alcune molecole chiamate O4.

La funzione di queste sostanze, descritta su Nature Chemical Biology, sarebbe quella di aggregarsi a proteine amiloidi di piccole dimensioni, le stesse che accumulandosi soffocano i centri nervosi e i neuroni favorendo lo sviluppo dell’Alzheimer.

I Licheni utilizzati dagli scienziati provengono dalle Isole Canarie (Spagna). Già utilizzati per diversi secoli come fonte naturale di pigmenti per i tessuti e adesso dall’industria alimentare come coloranti naturali per il cibo. La ricerca portata avanti dagli esperti tedeschi si basa su otto anni di ricerche che ha esaminato le proprietà di centinaia di composti naturali, isolando i candidati più efficaci nel trattamento delle malattie neurodegenerative. La sostanza che ha rilevato le caratteristiche migliori è proprio l’orceina, costituita da ben 14 molecole di più piccola dimensione. (ASCA)

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