Innovazione nel trattamento del dolore cronico severo

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Clinici a confronto per una giornata di approfondimento sul trattamento del dolore cronico 

Roma, 2 dicembre 2011 – Si terrà domani a Roma, un Convegno, presso il Centro Congressi Fontana di Trevi, Sala Loyola, che vedrà coinvolti oltre 200 medici tra ortopedici, fisiatri e reumatologi. Verranno approfonditi gli aspetti relativi all’attuale gestione e trattamento del dolore cronico in Italia e sarà anche l’occasione di approfondimento sulle caratteristiche farmacologiche e cliniche di Tapentadolo (Palexia®), la prima vera innovazione farmacologica, dopo 25 anni, in ambito di terapia del dolore.


Il dolore cronico è una patologia che coinvolge una fetta rilevante della popolazione: secondo i risultati di una recente indagine, circa il 20% degli europei soffre di dolore cronico, di cui quasi un quarto in forma severa. In particolare in Italia si stima che la prevalenza del dolore cronico sia del 26%, percentuale cui corrispondono circa 15,6 milioni di persone, dove il mal di schiena (LBP) ha l‘incidenza più elevata, seguito dai dolori osteoarticolari. Come spiega Stefano Coaccioli, Professore Associato di Medicina Interna dell’Università di Perugia e Presidente della Fondazione Procacci “il dolore cronico degenerativo se non adeguatamente valutato e non opportunamente trattato, peggiora la qualità di vita del paziente, modificandone in peggio alcune funzioni d’organo e di apparato, impedendone la possibilità di fare fisioterapia e quindi riabilitazione”. Nonostante oggi, con la Legge 38/2010, la gestione del dolore cronico in Italia sia nettamente migliorata, la malattia è ancora sottostimata e spesso non adeguatamente trattata con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti affetti. “L’arrivo di Tapentadolo è stato studiato specificatamente per i pazienti con artrosi, dolori osteoarticolari e lombalgie croniche, avendo un’ottima efficacia e profilo di tollerabilità, migliorando la compliance del paziente al trattamento”. Chiarisce Flaminia Coluzzi, Professore Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Mediche Chirurgiche Unità di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore ‘Sapienza Università di Roma’.

I dati oggi disponibili dimostrano una spiccata attività analgesica di Tapentadolo, con il suo doppio meccanismo di azione (MOR-NRI) agisce contemporaneamente sul sistema oppioide e sul quello noradrenergico, avendo quindi la capacità di controllare entrambe le componenti del dolore cronico: nocicettiva e neuropatica”. Tiene a precisare la Professoressa Mariagrazia Grilli, Docente di Farmacologia presso la Facoltà di Farmacia dell’Università del Piemonte Orientale.

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