I pediatri scrivono al ministro Balduzzi. Mele: dalle Regioni proposta irricevibile, non accetteremo mai la decapitazione della pediatria italiana

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Signor Ministro, le scriviamo per esternarle le nostre profonde preoccupazioni. Come le è noto esiste una linea di pensiero di alcuni tecnici della sanità regionale che punta a sfaldare e snaturare dissennatamente la grande esperienza assistenziale della pediatria italiana. E’ una strategia che ci coglie allibiti, indignati, preoccupati. E’ una strategia che punta a distruggere il Servizio Sanitario Nazionale e a decapitare la pediatria“: con queste durissime parole si apre la lettera-esposto che il presidente della Federazione Nazionale dei Pediatri di libera scelta ha inviato oggi al ministro della Salute, Renato Balduzzi. La lettera si inserisce con forza e autorevolezza nel dibattito successivo alla circolazione del primo documento dei Presidenti delle Regioni sul nuovo Patto della Salute, bozza nella quale gli estensori – il documento è stato attribuito ai direttori generali della sanità di alcune Regioni e letto dai più attenti come tentativo di forzare la mano – hanno paventato la riduzione dell’età di assistenza pediatrica al solo periodo 0-6 anni e verso la quale già nella giornata di venerdì scorso Giuseppe Mele ha espresso indignazione a nome degli oltre 6000 pediatri del sindacato.

Nella lettera a Balduzzi la Fimp richiama lo sconcerto che si è diffuso in tutto il Paese all’indomani della diffusione del testo del documento “incriminato”, una perplessità “che ha accomunato gente semplice e uomini politici, medici e famiglie, scienziati ed esperti di politiche sanitarie”, a conferma del fatto che l’ipotesi di questa riduzione pare rispondere più a incompetenza effettiva degli estensori del testo, più che a idee calibrate o a progetti di medio-lungo respiro.

Egregio signor ministro“, termina la lettera della Fimp, “i pediatri italiani sono parte integrante di un Servizio sanitario che opera con efficacia a tutela della salute dei cittadini, così come ricordato

dall’art.32 della Costituzione. Ben conoscendo pregi e criticità del nostro sistema nell’attuale fase di pesante crisi di sostenibilità’ ci saremmo aspettati ipotesi mature e lungimiranti da parte di chi sta lavorando per definire il nuovo Patto della Salute. Invece abbiamo letto l’inverosimile: ci son pochi pediatri? Facciamo curare i bimbi da altri medici. Una proposta irricevibile. Per dialogare invece seriamente del problema della carente presenza pediatrica sul territorio vorremmo poterla incontrare, per presentarle ipotesi reali, affidabili  ed efficaci che riguardano scuole di specialità, copertura territoriale dell’assistenza, proposte frutto di anni di lavoro, di analisi, di concertazione, di dialogo scientifico internazionale“. 

Ora la Fimp, forte del sostegno già ottenuto dell’Alleanza pediatrica internazionale, attende la chiamata di Balduzzi per provare a chiarire una situazione ingarbugliata, che sta creando non pochi screzi anche all’interno della stessa conferenza dei Presidenti di Regione. A sostegno della propria posizione la Fimp ha aperto sul proprio portale web (www.fimp.org) nella giornata odierna un forum di dialogo con tutti gli utenti – pediatri, genitori, cittadini – per dar voce ai pareri degli italiani sull’eventualità che l’età pediatrica sia ridotta.

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