Tumori del pancreas: aumentano del 20% le possibilità di guarigione

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Aumentano del 20% le chance di guarigione per i pazienti colpiti da cancro del pancreas anche in stadio avanzato grazie a tecniche chirurgiche d’avanguardia, eseguite in poli di eccellenza. Tra i centri di riferimento ci sono in Italia quelli di Roma, Pisa, Bologna, Verona e Milano.


Il tema e’ al centro del Congresso “Tumore del Pancreas localmente avanzato” che si tiene oggi e domani (venerdi’ 10 e sabato 11) presso il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma presieduto da Giovanni Battista Doglietto, Professore Ordinario di Chirurgia generale, Guido Costamagna, Professore Ordinario di endoscopia digestiva, Carlo Barone, Professore Ordinario di Oncologia medica nell’Universita’ Cattolica di Roma. Secondo dati del Registro Italiano Tumori, l’adenocarcinoma del pancreas e’ la settima causa di morte per tumore fra i maschi, la sesta fra le donne.

In Italia si verificano 8283 nuovi casi l’anno. Purtroppo questo e’ tra i tumori meno curabili: la sopravvivenza e’ del 22% a 1 anno dalla diagnosi, del 7% a 3 anni e del 5% a 5 anni. I sintomi del tumore sono spesso aspecifici e questo provoca un ritardo diagnostico nel 60-70% dei casi, dimezzando le chance di sopravvivere (-50%). I sintomi piu’ comuni sono ittero, dolori, calo ponderale o insorgenza di diabete mellito. Non esistono metodiche di screening efficaci per la diagnosi precoce. Nel sospetto clinico l’esame diagnostico di primo livello e’ la TAC o la RMN del pancreas seguiti dall’eco-endoscopia e il dosaggio di un marcatore neoplastico (il Ca 19/9) che ha una sensibilita’ e specificita’ di circa l’80%.

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