Health Technology Assessment: a Milano il programma di formazione che illustra ai decisori le buone pratiche per combattere il dolore episodico intenso

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Milano, 17 maggioFa tappa oggi a Milano, presso lo StarHotels Echo di Viale Andrea Doria 4, il corso di formazione itinerante sull’HTA nel dolore episodico intenso. L’iniziativa consiste in una serie di workshop che si svolgeranno in 8 città d’Italia, per illustrare i criteri dell’Health Tecnology Assessment (HTA) applicati ad una delle più insidiose e rilevanti manifestazioni di dolore che colpiscono i pazienti affetti da patologie oncologiche, appunto il  Breakthrough cancer Pain (BTcP) o dolore episodico intenso. Il programma di HTA, che si avvale del sostegno incondizionato di Grünenthal Italia, ha il preciso obiettivo di condividere le conoscenze, creare confronto, collaborazioni e sinergie tra professionisti, organizzazioni, aziende e istituzioni per valorizzare e consolidare la valutazione delle tecnologie come patrimonio dei servizi sanitari. L’HTA, strumento multidisciplinare di valutazione, è di grande attualità in tempi in cui è indispensabile ottimizzare la spesa sanitaria. La sua applicazione è necessaria per fornire ai decisori prove scientifiche, al fine di intraprendere le scelte migliori in termini di efficacia, efficienza ed equità nel contesto sanitario. Nello specifico caso del dolore episodico intenso, a due anni dall’entrata in vigore della legge 38 che disciplina terapia del dolore e cure palliative, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ha elaborato un modello farmacoeconomico per la gestione del BTcP, con la collaborazione di un panel di esperti della Società Italiana di HTA (SIHTA), della Società Italiana Cure Palliative (SICP), della Società Italiana Farmacisti Ospedalieri (SIFO) e della Società Italiana Medicina Generale (SIMG). Nel tour formativo, che si svolge sotto l’egida del Ministero della Salute, prendendo le mosse dagli aspetti clinico-epidemiologici, farmacologici ed etici del dolore episodico intenso, un pool di esperti affronterà il tema dell’HTA, per stimolare un dialogo mirato al raggiungimento di un modello di gestione integrata delle cure palliative.

L’Health Tecnology Assessment – spiega il professor Amerigo Cicchetti, dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie del Policlinico Gemelli – è un approccio multidimensionale alla valutazione delle tecnologie sanitarie. Si basa su un metodo scientifico di analisi delle terapie, finalizzato al supporto delle decisioni da prendere nel contesto sanitario, e quindi a beneficio dei policy makers, sia a livello nazionale e regionale che a livello aziendale. Di qui la composizione dell’uditorio che sarà presente in aula: i pubblici decisori dei diversi livelli, ma anche coloro che contribuiscono alla creazione delle evidenze scientifiche da condividere con i policy makers, e quindi ricercatori, analisti economici, operatori sanitari e farmacisti. Per la valutazione della nuova terapia, infatti, prendiamo in esame molti parametri, che coinvolgono gli attori più diversi del panorama sanitario: anzitutto la sicurezza della nuova tecnologia, poi l’efficacia clinica, subito dopo l’impatto economico – la cosiddetta cost-effectivenesse infine l’impatto organizzativo, sociale, etico e legale. Per quanto concerne l’HTA nella gestione del Breakthrough cancer Pain, ovvero il dolore severo che compare nei pazienti oncologici benché già in cura per il tamponamento del dolore di base, mi pare che abbia particolare rilievo il profilo valutativo che afferisce alla sfera etica. Le implicazioni equitative dell’introduzione di una terapia contro il dolore episodico intenso, infatti, coinvolgono aspetti di giustizia sociale che non possono rimanere sullo sfondo delle nostre valutazioni politico-economiche: per un paziente oncologico che soffra di dolore episodico severo, veder correttamente trattato questo sintomo significa avere accesso ad una qualità di vita di livello superiore, e ciò è tanto più apprezzabile quando si tratti, come purtroppo accade spesso, di un’esistenza cronologicamente limitata proprio dalla patologia che al dolore dà luogo. Emerge così che le valutazioni etiche, nel caso dell’HTA nel dolore episodico intenso, sono forse il profilo valutativo più importante tra quelli presi in considerazione”. Il professor Cicchetti conclude presentando il panel dei relatori della giornata di formazione milanese sull’HTA nel dolore episodico intenso: “Tra i relatori che prenderanno oggi la parola, avremo i rappresentanti della SIFO, della Società Italiana di Farmacologia, della SICP, del Ministero della Salute, nella persona del dottor Marco Spizzichino, e il dottor Marco Marchetti per la SIHTA”.

Prossime tappe del Progetto, dopo la partenza da Roma della scorsa settimana e la giornata milanese di oggi, saranno Padova 21 maggio, Ancona 5 giugno, Messina 11 giugno e Firenze 18 giugno. Seguiranno, dopo la pausa estiva, Bari 13 settembre e Novara (data in corso di definizione). Le 8 città toccate dall’iniziativa sono state scelte cecando di includere, in base alla posizione geografica, il maggior numero di stakeholder.

L’accesso ad un’adeguata terapia antalgica è uno degli obiettivi della Legge 38 del 15 marzo 2010, attraverso la quale l’Italia si è distinta per sensibilità e attenzione verso i diritti del paziente: la cosidetta “legge 38 sul dolore” è infatti il primo sistema normativo, in ambito europeo, che riconosce  al problema del dolore un’incidenza sulla qualità di vita del paziente e una capacità inabilitante che vanno arginate attraverso il riconoscimento e la tutela di veri e propri diritti fondamentali del malato. Si tratta di obiettivi ambiziosi, il cui raggiungimento appare un continuo work in progress soprattutto nell’ambito oncologico, nel quale  il dolore può divenire uno dei principali problemi da fronteggiare. Per quanto concerne la diagnosi e il trattamento del dolore oncologico, negli ultimi anni particolare attenzione è stata posta nell’identificazione e gestione del BTcP, un tipo di dolore sottostimato e non trattato ancora in maniera appropriata.

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