“Cinetosi” ovvero il mal d’auto: ne soffrono i bambini, e spesso la causa è ereditaria

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I rimedi farmacologici e alternativi consigliati dai pediatri 

Milano, 07 giugno 2012 – La cinetosi, comunemente conosciuta come “mal d’auto o mal di viaggio”, è un disturbo tipico del viaggiatore che colpisce soprattutto i bambini, ma che non risparmia gli adulti. Malessere generale, sudorazione fredda, pallore, sonnolenza, mal di testa, nausea e vomito sono i sintomi più comuni di un male insidioso, che può seriamente compromettere l’esito della vacanza.  La causa va ricercata in una ipersensibilità del sistema vestibolare, organo deputato al mantenimento dell’equilibrio, e i disturbi possono essere accentuati da stimoli olfattivi e visivi. La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica ha realizzato alcuni consigli utili per prevenire, ridurre o evitare l’insorgere di questo disturbo.

“La cinetosi o chinetosi o malattia da movimento – spiega la Professoressa Esposito Direttore della Clinica Pediatrica 1 presso l’IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano – è una condizione molto frequente nei bambini, che inizia a manifestarsi intorno ai 2-3 anni con i primi viaggi, soprattutto in automobile; spesso è di origine ereditaria, ma non deve causare un allarme eccessivo, poiché basta qualche semplice accorgimento per limitarne gli effetti e, con il passare del tempo, tende ad attenuarsi e a scomparire dopo l’adolescenza.”

I primi sintomi si manifestano con sensazione di malessere generale, sudorazione fredda, pallore, sonnolenza, sbadigli, ipersalivazione, mal di testa fino arrivare alla nausea ed al vomito. Normalmente il bambino vomita una sola volta e si riprende nel giro di qualche ora, soprattutto se nel frattempo è cessato il movimento. Nel “mal di mare” può associarsi diarrea.

Solitamente il bambino piccolo (sotto i 2-3 anni) non soffre di cinetosi e quando viaggia si addormenta facilmente, ma ci sono bambini più predisposti a questo disturbo, soprattutto quando viaggiano in automobile.

Alcuni consigli utili per prevenire la cinetosi sono:

  • far viaggiare il bambino sull’apposito seggiolino, in modo che veda davanti a sè. Evitare che si muova per la macchina: oltre a correre il rischio di traumi in caso di incidente, peggiorerebbe i sintomi. Se il bambino ha un’età che lo consente, è bene farlo sedere sul sedile anteriore;
  • sistemarlo il più vicino possibile al baricentro e alla zona più stabile del veicolo, oppure nella zona centrale della nave, sui sedili anteriori dell’auto, in corrispondenza dell’ala dell’aereo;
  • se è in grado di seguire i consigli, invitarlo a non guardare nel finestrino laterale ma davanti a sé, e a guardare il paesaggio mantenendo lo sguardo a circa 45° al di sopra dell’orizzonte, evitando di fissare i punti in movimento o le onde, qualora si viaggi in nave;
  • evitare che usi videogiochi o che legga e invitarlo a rendere minimi i movimenti di testa e corpo;
  • evitare i giocattoli, ma preferire l’ascolto di musica. Anche il sonno rende molto meno fastidioso il problema;
  • non costringere il bambino a lunghi periodi di digiuno, allo scopo di ridurre il numero delle soste; se sono almeno 3 ore che non mangia fargli assumere un piccolo spuntino prima del viaggio e durante il viaggio offrirgli pasti piccoli e frequenti a base di grissini, pane e crackers, evitando le bevande;
  • offrirgli alimenti solidi, facilmente digeribili, evitando grassi, fritti, bevande gassate, succhi di frutta e frutta acida (arance, limoni, ananas);
  • evitare fattori nocivi come il fumo, l’aria viziata, l’affollamento e il caldo delle sale comuni e assicurarsi che nell’ambiente vi sia un continuo ricambio dell’aria. Il finestrino semiaperto nell’auto o in treno, una passeggiata sul ponte della nave, l’apertura delle bocchette di areazione in aereo consentono al bambino di ricevere  aria fresca, con attenuazione dei sintomi;
  • viaggiare di notte è preferibile rispetto al giorno perchè sono minori gli stimoli visivi che possono causare e accentuare la cinetosi;
  • se possibile, sospendere il movimento responsabile del disturbo; se si viaggia in auto fermarsi in condizioni di sicurezza e far scendere il bambino a fare qualche passo;

Se il piccolo sta particolarmente male:

  • metterlo disteso;
  • offrirgli solo piccoli sorsi di liquidi chiari e freddi fino a che non si riprenda;
  • lasciarlo riposare, qualora avesse voglia di dormire;

Se i sintomi abitualmente accusati dal bambino sono particolarmente gravi, è bene considerare la possibilità di fargli assumere farmaci anticinetosici.

Farmaci Anticinetosici

L’assunzione di farmaci anticinetosici andrebbe limitata il più possibile, mentre andrebbero messi in atto tutti i comportamenti già descritti, capaci di ridurre il malessere. In caso di sintomi significativi, ecco i possibili trattamenti:

  • Antistaminici: il Dimenidrinato è indicato nei bambini di età compresa fra i 4 e i 12 anni. Si tratta di confetti da masticare ai primi sintomi di nausea, il cui effetto si avverte dopo 2-3 minuti e la cui  massima efficacia si raggiunge continuando a masticare per 5-10 minuti. L’efficacia è individuale e può durare da 1 a 3 ore, ma bisogna seguire attentamente la posologia, facendo attenzione a non far assumere al bambino più di due confetti al giorno.
  • Anticolinergici: si tratta di cerotti medicati trans dermici che vanno applicati dietro l’orecchio, in una zona priva di capelli, almeno 2 ore prima di iniziare il viaggio (l’efficacia massima si ha dopo 6-8 ore dall’applicazione)

 

Rimedi alternativi

Non esistono studi adeguati che dimostrino l’efficacia dei rimedi alternativi nella prevenzione della cinetosi. Il fatto che possano risultare soggettivamente efficaci va con tutta probabilità attribuito al rilevante ruolo dell’effetto placebo in disturbi di questo tipo.

  • Polsini: si basano sul principio dell’acupressione che, esercitata in corrispondenza del punto P6 della medicina cinese (la zona interna dell’avambraccio, situata circa 4 cm dalla piega del polso), sembra essere in grado di controllare la nausea e il vomito. La stimolazione avverrebbe grazie ad un bottone di plastica a forma di cupola, situato all’interno del polsino.
  • Integratori: sono gomme a base di zenzero indicate in caso di vomito. Il numero di gomme che possono essere assunte giornalmente dipende dall’età dei bambini, partendo da  un massimo di 4 gomme al giorno per quelli di 3-5 anni, fino ad un massimo di otto gomme al giorno per chi ha più di 12 anni.
  • Oli essenziali: sono utilizzati nelle terapie contro il mal di viaggio, poichè oltre all’assunzione tradizionale con acqua calda, zucchero o miele possono essere direttamente inalati, anche durante il viaggio, mettendone qualche goccia su un fazzoletto. Per l’emicrania da viaggio è molto efficace l’aroma dell’olio essenziale di eucalipto e di arancio amaro; per nausea e vomito da mal di mare, invece, può essere d’aiuto qualche goccia di olio essenziale di sandalo o di mandarino inalata più volte.

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