Decreto Salute, allarme dei Pediatri: le Regioni vogliono porre condizioni allarmanti, così non si tutela la salute

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Mele: “Ci sono soggetti che immaginano che il SSN possa essere a loro sottomesso. Appoggiamo il ministro, ma siamo pronti ad azioni forti di tutela della professione e dei cittadini”.

Roma, 3 Settembre 2012“Ancora una volta il nostro Paese sta assistendo a uno spettacolo indecente: quello delle Regioni che pongono le loro condizioni al governo, ai cittadini e ai medici. Nel contesto di una bozza di decreto che contiene disposizioni per promuovere “lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, prendiamo atto che ci sono ancora soggetti che puntano all’esclusiva gestione delle proprie problematiche, immaginando che tutto il sistema sanitario nazionale possa essere a loro sottomesso”. Questa è la reazione a caldo di Giuseppe Mele, presidente nazionale della FIMP, sindacato dei pediatri di libera scelta, a seguito della circolazione delle considerazioni espresse dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni in merito alla bozza-Balduzzi. Considerazioni che, tra le altre, prevedono un possibile e inquietante travaso di medici dalla dipendenza alla convenzione a totale discrezione delle Regioni.

 

“Nel loro insieme le considerazioni delle Regioni sembrano esprimere una totale mancanza di visione complessiva”, sottolinea preoccupato Mele, “trasformando il documento in un’accozzaglia di preoccupazioni diverse che assomiglia al tentativo di assemblare una babele di interessi diversi, tutti particolari, tutti di scarsa prospettiva e senza forza organica, se non quella di demolire ulteriormente il SSN, che sempre più localizzato e parcellizzato si troverà a fare i conti non con la qualità delle cure, ma con l’unica preoccupazione dei dati da far quadrare”.

 

“La FIMP” è la conclusione di Mele, “non indietreggerà rispetto alla linea sino ad ora concordata con gli altri sindacati della medicina convenzionata, con i quali decideremo le azioni da attuare per la salvaguardia del SSN e della professione medica.


Inoltre i pediatri italiani confermano la loro fiducia verso l’operato del ministro Balduzzi, che in questo difficile momento politico e strategico della sanità italiana sembra essere uno dei pochi difensori di una visione rispondente all’art.32 della Costituzione. Una fiducia, quella verso il ministro, che però sarà sempre affiancata da tutte quelle azioni forti ed anche clamorose che la FIMP potrà intraprendere affinché tutta la sanità italiana possa davvero camminare verso un più alto livello di tutela della salute”.

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