Stress adolescenziali prolungati possono produrre malattie mentali

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L’esposizione prolungata a livelli elevati di cortisolo, l’ormone dello stress, in un periodo critico dello sviluppo del cervello come l’adolescenza provoca nelle persone predisposte, un’espressione anomala di un importante neurotrasmettitore, la dopamina, che in età adulta può sfociare in una patologia psichiatrica conclamata. La scoperta conferma il ruolo chiave delle interazioni fra geni e ambiente nella genesi dei disturbi mentali.trauma_infantile

Bullismo e isolamento sociale vissuti da ragazzi potrebbero avere conseguenze ancora più gravi di quelle già segnalate dagli psicologi. Questi fenomeni inducono infatti elevati livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, la cui presenza in un periodo critico per lo sviluppo del cervello come l’adolescenza può portare – nei soggetti geneticamente predisposti – alla manifestazione nell’età adulta di gravi disturbi mentali, dalla depressione alla schizofrenia. L’importanza decisiva  delle interazioni geni-ambiente sugli effetti patogeni dei glucocorticoidi è stata messa in evidenza da due studi sui topi condotti da ricercatori dell’Université Pierre et Marie Curie a Parigi e della Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimore che pubblicano su “Science” un articolo a prima firma Jacques Barik e uno a prima firma Minae Niwa.

I ricercatori della Johns Hopkins hanno scoperto che isolando per tre settimane topi portatori di una predisposizione genetica allo sviluppo della malattia mentale e di età corrispondente all’adolescenza umana, dopo il reinserimento nel gruppo gli animali manifestavano comportamenti associati con la malattia mentale, come l’iperattività o l’avversione a nuotare per raggiungere del cibo posto su una piattaforma al centro di una vasca. Tutavia, se ai topi venivano somministrati farmaci in grado di bloccare la capacità delle cellule di legarsi al cortisolo, per esempio il composto RU486 (più noto per il suo uso nell’interruzione della gravidanza) tutti i sintomi scomparivano.

In Francia, Barik e colleghi hanno invece approfondito i meccanismi d’azione attraverso cui gli ormoni della famiglia del cortisolo inducono ansia e fobia sociale dopo l’esposizione ripetuta alle aggressioni, scoprendo che l’effetto è mediato dalla dopamina, un neurotrasmettitore notoriamente implicato nello sviluppo di diverse malattie mentali. In particolare, hanno scoperto che perché l’effetto si verifichi è necessaria l’attivazione del recettore dei neuroni dopaminocettivi, ossia quelli a cui si lega la dopamina, e non dei neuroni dopaminergici (ossia di quelli che quelli rilasciano la dopamina).
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“Abbiamo scoperto un meccanismo attraverso cui i fattori ambientali, per esempio mediante gli ormoni dello stress, possono influenzare la fisiologia del cervello e portare a malattie mentali”, dice Akira Sawa, che ha diretto il primo studio. “Abbiamo dimostrato nei topi che lo stress durante l’adolescenza può influenzare l’espressione di un gene che codifica per un neurotrasmettitore chiave correlato a funzioni mentali e a malattie psichiatriche. Si pensa che molti geni siano coinvolti nello sviluppo della malattia mentale, ma la mia sensazione è che i fattori ambientali siano di fondamentale importanza. “

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