A.L.I.Ce. Italia Onlus con il Parlamento Europeo contro l’ictus da fibrillazione atriale

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alice_onlusRoma, 9 dicembre 2013 – La Fibrillazione Atriale, anomalia del ritmo cardiaco più comune al mondo, colpisce oltre il 20% di persone ultrasessantacinquenni; è causa di circa 40.000 Ictus l’anno nel nostro Paese, ma con una diagnosi precoce ed una cura appropriata si potrebbero evitare ben 3 Ictus su 4, pari a 30.000 casi.

E’ quindi sempre più necessaria un’azione comune per prevenire l’ictus e proprio questa emergenza è stata al centro dell’incontro, svolto a Bruxelles, tra parlamentari europei ed Associazioni di pazienti e medici, con A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) in prima linea.

“L’ictus è una emergenza sempre più crescente sul nostro sistema sanitario ma soprattutto ha delle conseguenze devastanti non solo sulle persone che ne sono colpite, ma anche sui loro familiari – dichiara l’Ing. Paolo Binelli, Presidente A.L.I.Ce. Italia Onlus. La Fibrillazione Atriale non viene sempre riconosciuta come fattore di rischio per l’ictus, anche se ne aumenta il rischio del 500%. Inoltre – conclude l’Ing. Binelli – gli ictus ischemici correlati a FA causano una disabilità peggiore rispetto agli altri, ma la gran parte di essi potrebbe essere evitato grazie ad una corretta diagnosi precoce e all’accesso a trattamenti appropriati”.

A.L.I.Ce. Italia Onlus insieme ad altre 40 tra Società Scientifiche e Associazioni di Pazienti a livello internazionale è tra i firmataridella Carta Globale del Paziente con Fibrillazione Atriale, che contiene le principali raccomandazioni che Istituzioni, Aziende sanitarie, Enti regolatori e Governi nazionali dovrebbero attuare per salvare vite umane, migliorare la vita dei pazienti, ridurre l’impatto della malattia e gli enormi oneri ad essa collegati.

Ogni sei secondi, nel mondo, una persona viene colpita da Ictus, indipendentemente dall’età o dal sesso. Nel nostro Paese si verificano oltre 200.000 casi di Ictus ogni anno e ben 930.000 persone ne portano le conseguenze invalidanti.

L’ictus è responsabile di più morti ogni anno di quelli attribuiti all’Aids, tubercolosi e malaria messi insieme. In Italia, e in tutto il mondo occidentale, è causa del 10-12% di tutti i decessi per anno, rappresentando la prima causa d’invalidità e la seconda causa di demenza con perdita dell’autosufficienza.

A.L.I.Ce. Italia-Onlus è una Federazione di 20 Associazioni regionali di volontariato che ha tra i propri obiettivi statutari: diffondere l’informazione sulla curabilità della malattia; facilitare l’informazione per un tempestivo riconoscimento dei primi sintomi come delle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza; sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di screening; tutelare il diritto dei pazienti ad avere su tutto il territorio nazionale livelli di assistenza, uniformi ed omogenei.

A.L.I.Ce. Italia Onlus è, inoltre, membro della World Stroke Organization (WSO) e di SAFE, StrokeAlliance for Europe, organizzazione che riunisce 20 Associazioni di pazienti colpiti da ictus di 17 Paesi europei e che ha diffuso le linee guida per la prevenzione e una migliore cura dell’ictus in un documento rivolto al Parlamento europeo e a tutti i governi dell’Unione.

Per maggiori informazioni visita il sito www.aliceitalia.org

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