“Stum”, il gene che ci regala la percezione di noi stessi

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Il suo nome viene da “stumble” (inciampare) per le anomalie motorie che provoca la sua assenza. Gioca un ruolo cruciale nella consapevolezza della propria posizione e del movimento di una parte del proprio corpo

“Stum”, il gene che ci dà la percezione di noi stessiWASHINGTON – Un team di ricercatori dello Scripps Research Institute (Usa) ha identificato un gene che gioca un ruolo cruciale nella percezione di sé stessi, nella consapevolezza della propria posizione e del movimento di una parte del proprio corpo. Si tratta di un aspetto cruciale della locomozione degli animali, dai nematodi ai mammiferi. Il gene noto come ‘stum’ – da “stumble” (inciampare) per le anomalie motorie che provoca la sua assenza – non si comporta come gli altri geni “propriorecettivi” che sono stati identificati finora.test_genetici

Il gene in questione è espresso in una sotto-popolazione di neuroni multidendritici che rilevano i movimenti meccanici delle articolazioni delle gambe piuttosto che nei neuroni ciliati sensoriali. I dendriti dei neuroni, che esprimono il gene “stum”, si contraggono quando le gambe si flettono o si estendono, stretching che causa un picco nel calcio cellulare.

Questi risultati, emersi dai test effettuati sui moscerini della frutta, suggeriscono che il gene ‘stum’ è necessario per la trasduzione di alcuni stimoli meccanici relativi al rilevamento delle angolature delle articolazioni. E dato che il gene si è evoluto e conservato in una vasta gamma di specie potrebbe rivelarci numerose informazioni su come un certo numero di creature, mammiferi inclusi, si muovono e si mantengono in equilibrio. Lo studio “The stum Gene Is Essential for Mechanical Sensing in Proprioceptive Neurons” è stato pubblicato sulla rivista Science.

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