Depressione: possibile combatterla partendo dal sonno

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La proposta arriva dagli Stati Uniti, dove un gruppo di ricercatori valuterà l’efficacia della tripla cronoterapia
Dormire poco può aiutare a combattere la depressione? Dati gli innumerevoli benefici di un riposo adeguato, la risposta potrebbe stupire: diversi studi sembrano infatti suggerire che la privazione del sonno ha veri e propri effetti antidepressivi.


Purtroppo, però, i benefici durano poco. Per risolvere questo inconveniente i ricercatori della Medical University of South Carolina e del Rhode Island Hospital intendono verificare le potenzialità di una combinazione tra un intervento basato sulla privazione del sonno e altri due trattamenti antidepressivi: la fototerapia e la variazione dei ritmi del sonno.depression

Studi preliminari condotti dai ricercatori statunitensi suggeriscono che questo approccio, noto come tripla cronoterapia, abbia un effetto rapido e duraturo in termine di riduzione dei sintomi della depressione. Per confermarlo sarà condotto uno studio più ampio che coinvolgerà 80 pazienti con depressione grave o moderata, depressione post partum o disturbo bipolare.

Il primo giorno i partecipanti rimarranno svegli dalle 22:30 per tutta la notte e per tutto il giorno successivo. In seguito dormiranno dalle 18 all’1 del mattino successivo, quando il ciclo sarà ripetuto, ma facendo addormentare e svegliare i pazienti ad orari diversi: il secondo giorno dormiranno dalle 20 alle 3 del mattino e il terzo dalle 22 alle 5. In tutti e 3 i giorni sarà effettuata anche una fototerapia nelle prime ore del mattino. Il trattamento consisterà nell’esporre i pazienti alla luce emessa da una particolare lampada, che si ritiene in grado di stimolare l’ipotalamo, l’area del cervello che controlla l’umore, il sonno e l’appetito e che stimola molecole come la serotonina. L’ipotesi è proprio che la fototerapia e il cambiamento dei ritmi del sonno aiutino, agendo sull’orologio biologico, a prolungare l’effetto antidepressivo della privazione del sonno, che sarebbe basato proprio all’aumento di molecole come la serotonina.

Trovare nuovi modi per aiutare chi convive con la depressione è un importante obiettivo reso indispensabile dal fatto che le terapie attualmente disponibili – dalla partecipazione di gruppi di auto-aiuto all’assunzione di farmaci – non sono sempre efficaci. Gli antidepressivi, ad esempio, sono inefficaci su altri pazienti, mentre in altri casi possono richiedere mesi prima di produrre effetti benefici. La tripla cronoterapia potrebbe rappresentare un’alternativa che pur agendo sugli stessi meccanismi biologici bersagliati dai farmaci lo farebbe in modo più rapido, economico e con effetti collaterali minimi.

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