Sindrome di Sjogren: idrossiclorina risulta inefficace

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I pazienti affetti dalla sindrome di Sjogren primaria non traggono alcun beneficio dall’assunzione di idrossiclorochina, il trattamento piu’ frequentemente prescritto per il disturbo.


Da uno studio dell’Universita’ di Strasburgo (Francia), pubblicato sulla rivista Jama, e’ emerso che il farmaco non ha prodotto miglioramenti nei sintomi durante le 24 settimane di trattamento. La sindrome di Sjogren e’ una malattia infiammatoria che puo’ colpire molte parti diverse dell’organismo, ma nella maggior parte dei casi danneggia le ghiandole lacrimali e salivari. Chi ne e’ affetto puo’ notare irritazione, secchezza o bruciore agli occhi. sindrome_sjogrenSono anche frequenti la bocca secca e il gonfiore delle ghiandole intorno al viso e al collo. Nonostante l’ampio uso di idrossiclorochina nella pratica clinica, le prove della sua efficacia sono molto limitate, secondo i risultati dello studio. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno coinvolto 120 pazienti con sindrome di Sjogren primaria, divisi causalmente in due gruppi, uno che ha assunto idrossiclorochina e l’altro placebo per 24 settimane.

Lo studio e’ stato condotto in 15 ospedali universitari in Francia. Ebbene, a 24 settimane non sono stati riscontrati miglioramenti maggiori nel gruppo che ha assunto idrossiclorochina. L’uso del farmaco non e’ stato neanche associato a un miglioramento in alcuni test di laboratorio, eseguiti per monitorare l’attivita’ della sindrome di Sjogren.

“Nel presente studio, l’idrossiclorochina non ha dimostrato l’efficacia per i principali sintomi invalidanti – come secchezza, dolore e fatica – della sindrome di Sjogren primaria rispetto al placebo. Sono necessari ulteriori studi per valutare i risultati a lungo termine”, hanno concluso i ricercatori.

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