Cellule staminali pluripotenti indotte(iPs): primo trapianto al mondo

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cellule staminali pluripotenti

Una equipe giapponese ha portato a termine oggi il primo trapianto mondiale sull’uomo di cellule staminali pluripotenti indotte (iPs).


L’intervento, che è durato circa tre ore, è stato accolto con particolare favore dopo il suicidio dello scienziato Yoshiki Sasai che ad agosto aveva gettato nello sconforto il mondo della ricerca molecolare nipponica.
L’operazione è consistita nell’impiantare nell’occhio di una paziente, una donna di 70 anni, una sottile pellicola di cellule create a partire da cellule iPS, esse stesse derivate da cellule adulte della pelle del braccio di questa persona, ha spiegato l’equipe medica della Fondazione per la Ricerca biomedica e l’Innovazione (Ibri) di Kobe, associata a Masayo Takahashi, dell’istituto pubblico Riken.

cellule staminali pluripotenti
cellule staminali pluripotenti

L’obiettivo di questa prima operazione sull’uomo è dapprima di provarne la sicurezza, in particolare di verificare se non provoca un cancro, sperando in un miglioramento delle condizioni della paziente. Il ministero della Sanità giapponese aveva approvato un anno fa il progetto presentato da Ibri e da Riken.
Nel caso presente, si tratta di curare una delle forme più acute della Degenerazione maculare senile(Dmla), che è la prima causa di cecità degli over 55 nei Paesi industrializzati. Circa 690.000 individui ne soffrono in Giappone.

Le cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) sono create a partire da cellule adulte del paziente riportate allo stato quasi embrionale facendole di nuovo esprimere quattro geni, normalmente inattivi nelle cellule adulte. Yoshiki Sasai era una delle punte di diamante della ricerca molecolare e, secondo quanto ha scritto nelle ore successive alla morte il quotidiano Yomiuri Shimbun, la sua scomparsa avrebbe potuto portare ad una pesante battuta d’arresto nella ricerca proprio sulle cellule staminali pluripotenti e sulo sviluppo delle cellule Stap.

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