Dolore cronico: in Italia ne soffre una donna su 3, ma oltre il 60% sono insoddisfatte delle cure

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ondaAl via il progetto Cardiopain, in oltre 60 nosocomi con i Bollini Rosa. Promossa da O.N.Da con il sostegno del Centro Studi Mundipharma, l’iniziativa punta auna migliore tutela delle pazienti a rischio cardiovascolare e a una maggiore collaborazione tra ospedale e territorio, in tema di appropriatezza prescrittiva dei farmaci analgesici

Milano, 13 novembre 2014 – Presentati oggi i risultati di un’indagine svolta da O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, grazie al sostegno del Centro Studi Mundipharma, su un campione di 1.000 donne italiane dai 35 ai 98 anni, allo scopo di comprendere la loro percezione del dolore, come questo venga gestito e quanto influisca sulla qualit&agrav e; di vita femminile.

Dai dati si evince chiaramente come la sofferenza fisica sia una problematica quanto mai attuale: il 35% delle intervistate soffre in particolare di dolore cronico, che si presenta con un’intensità medio-alta, compromettendo umore, sonno e intimità di coppia. Il 60% delle donne coinvolte nella ricerca si rivolge al medico (di famiglia 51% o specialista 49%) e 4 su 5 assumono farmaci, soprattutto antinfiammatori non steroidei (FANS, 64%), per controllare sia il dolore cronico che quello episodico. Purtroppo, però, il 59% delle intervistate che soffrono non si ritiene del tutto soddisfatto delle terapie; si evidenzia, inoltre, un concreto timore per i possibili effetti collaterali provocati dagli antidolorifici: 2 donne su 5 si dichiarano molto preoccupate dall’impatto di questi farmaci sull’apparato gastrointestinal e e sul benessere generale, poiché causano spossatezza, sonnolenza, debolezza.

I risultati emersi dalla survey confermano i dati epidemiologici attuali, che documentano come molte delle patologie responsabili di dolore cronico tendano ad avere incidenza maggiore nella popolazione femminile.

Per questo motivo, O.N.Da ha deciso di coinvolgere le strutture con i Bollini Rosa nel Progetto Cardiopain, con l’obiettivo di migliorare la gestione del dolore attraverso una corretta formazione degli operatori sanitari e una loro maggiore consapevolezza circa l’importanza di prescrivere terapie appropriate, nel rispetto anche delle indicazioni e note AIFA.

“In Italia la ‘cultura’ del dolore non è ancora adeguatamente diffusa, tanto che, a distanza di 4 anni e mezzo dall’approvazione della legge 38 e dagli sforzi compiuti per la sua applicazione, prevale tuttora l’opinione che il dolore sia in qualche modo un compagno inevitabile della malattia”, afferma Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da. “Mal di testa, dolori muscolo-articolari e reumatici sono quelli più frequentemente lamentati da oltre la metà delle 1.000 donne intervistate. Dai dati della nostra indagine emerge non solo quanto l’impatto del dolore sulla qualità di vita femminile sia molto forte ma anche come siano evidenti le preoccupazioni sugli effetti collaterali e quanto sia scarsa la conoscenza sulle alternative farmacologiche. Tenendo presenti questi risultati e consapevoli che le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa d i morte non oncologica nelle donne – continua Merzagora –O.N.Da ha coinvolto gli ospedali con i Bollini Rosa, gli Assessori alla Salute regionali e il gruppo di Parlamentari con cui collabora per promuovere un’iniziativa che ha preso le mosse nel salernitano. Nel settembre 2013 l’Ospedale di Roccadaspide ha avviato, coinvolgendo le Unità Operative di Cardiologia, Chirurgia, Lungodegenza Riabilitativa, Medicina e Ortopedia, il progetto pilota Cardiopain, che prevede l’inserimento nella lettera di dimissione ospedaliera di un esplicito ammonimento in merito all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei e di inibitori selettivi della COX-2 in pazienti cardiopatici. L’iniziativa, che si propone di attuare concretamente gli orientamenti prescrittivi sui FANS e sugli inibitori selettivi della COX-2 contenuti nella Nota AIFA n. 66, ha raccolto l’adesione di 64 ospedali in tutta Italia, andati ad aggiungersi ai 6 ospedali gi& agrave; attenti al tema. Le strutture che hanno aderito entreranno a far parte del Network Cardiopain e agli operatori di queste strutture sarà offerta la possibilità di fruire di corsi di formazione online e residenziali”.

“In Italia, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono ampiamente utilizzati in caso di dolori osteoarticolari”, spiegail dottor Zoran Olivari, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’Ospedale Cà Foncello di Treviso. “Si stima che oltre il 50% di cittadini fra i 60 e gli 80 anni li usi, con frequenza variabile, spesso impropriamente e su autoprescrizione. Un utilizzo così esteso dipende anche dalla scarsa conoscenza dei potenziali effetti dannosi di queste sostanze: oltre ai danni a livello gastrointestinale, relativamente frequenti, possono contribuire ad aumentare la pressione arteriosa e incrementare il rischio di eventi trombotici in vari distretti circolatori. In persone già cardiopatiche, è stato calcolato un rischio incrementale di infarto miocardico del 37%, di ictus pari al 21% e di scompenso del 18%, correlato all’impiego di FANS. Per ogni 60 pazienti cardiopatici che assumono anche questi farmaci, si avrà un evento grave (decesso, infarto o ictus), che altrimenti non sarebbe accaduto. Per tale motivo, quando un paziente lascia il nostro reparto di Cardiologia a Treviso, nella lettera di dimissione viene sistematicamente riportata l’attenzione sul problema, citando la relativa nota AIFA che sconsiglia l’utilizzo di FANS nella maggior parte dei cardiopatici”.

“Il tema sollevato da O.N.Da e dall’iniziativa Cardiopain è quanto mai attuale”, sottolinea il professor Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento per l’Assistenza Sanitaria di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Dal mio osservatorio di geriatra, è poi ulteriormente meritorio: i vecchi sono i primi a sopportare stoicamente il dolore, considerato quasi ‘normale’ alla loro età. E sono anche i più restii all’assunzione di farmaci efficaci e potenti come gli oppiacei, farmaci peraltro di scelta in molte tipologie di dolore, secondo tutte le evidenze scientifiche. Il dolore si deve invece affrontare subito, appena si manifesta e con i farmaci più appropriati, che nell’ anziano non sono i FANS. Lasciamo i FANS alle pubblicità televisive per patologie minori e non degli anziani, aumen tiamo la cultura del trattamento e del trattamento corretto del dolore. Stanno arrivando i baby boomers, con loro non si può rimanere vaghi!”.

“L’indagine conoscitiva condotta da O.N.Da sottolinea le necessità di molte donne che soffrono di dolore e dichiarano quanto questo dolore impatti negativamente sulla loro vita”, dichiara Marco Filippini, General Manager di Mundipharma Italia.  “Il progetto Cardiopain è esempio concreto di come si possa coniugare la nota 66 di AIFA  con l’appropriatezza prescrittiva: troppi antinfiammatori somministrati in modo errato o per troppo tempo non servono a lenire il dolore ma potrebbero rivelarsi pericolosi. Mundipharma è da sempre attiva e disposta a supportare tutti i progetti rivolti a migliorare la qualità di vita delle pazienti; al momento la collaborazione con O.N.Da ha già raggiunto oltre 60 ospedali . Adesso passiamo alla fase estensiva”.

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