Diabete e obesità: 12 ore di digiuno, la dieta dell’orologio

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Per essere in forma e in salute non è importante solo cosa mangiare, ma anche quando. Parola degli studiosi del Salk Institute

Per stare in forma e non prestare il fianco a condizioni come obesità, diabete e colesterolo alto è importante mangiare nell’arco di 12 ore e digiunare nelle successive 12. In sostanze, è severamente vietato l’accesso libero e sregolato a frigorifero e dispensa. diabeteA sostenere che rispettare una finestra temporale di 8-12 ore entro cui mangiare per stare in linea è un gruppo di studiosi del Salk Institute di La Jolla, in California (Usa) supervisionati da Satchidananda Panda, che sulle pagine di Cell Metabolism spiegano che per avere un organismo e un metabolismo in salute è fondamentale permettere all’organismo di smaltire ciò che è stato introdotto, indipendentemente dalla tipologia di alimento, e che per fare questo il nostro organismo ha bisogno di almeno 12 ore.

Come spiega Panda “la maggior parte dei consigli sul dimagrimento riguardano il cambiare alimentazione e il mangiare in modo più sano -. Ma molte persone non hanno accesso a una dieta salutare. Allora ci siamo chiesti: si può trarre qualche beneficio per il benessere dell’organismo dal praticare un’alimentazione che abbia dei limiti temporali nell’arco della giornata?”

Gli studiosi hanno sottoposto per 38 settimane tre gruppi di topi a tre diete differenti (ricca di grassi; ricca di grassi e saccarosio; ricca di fruttosio). In ogni gruppo alcuni topolini potevano cibarsi per sole otto ore al giorno, altri per 12 ore e altri potevano arrivare anche a superare le 15 ore al giorno, mangiando praticamente ogni volta che volevano nell’arco delle 24 ore.

Dati alla mano i ricercatori hanno così rilevato che indipendentemente dal tipo di dieta seguita (a base di grassi, grassi e saccarosio o solo fruttosio) i topi la cui alimentazione era stata limitata a un arco di tempo di 8-12 ore avevano sviluppato meno grasso corporeo ed erano più in salute rispetto ai “colleghi” che avevano avuto libero accesso al cibo per tutto il giorno. E i risultati – spiegano i ricercatori – sono stati confermati nonostante il quantitativo di calorie totali introdotte fosse il medesimo.

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