Allergia alle arachidi: mangiarle da piccoli può prevenire le intolleranze da grandi

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Studio dei ricercatori inglesi. Per i bambini considerati ad alto rischio nel possibile sviluppo di intolleranza, l’introduzione precoce dell’alimento abbassa le probabilità

Qual è il miglior modo per prevenire le allergie da arachidi? Semplice, mangiandoli. E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dai ricercatori del King’s College di Londra e dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases. I risultati lasciano pochi dubbi: nei bambini ad alto rischio di sviluppare allergie alle arachidi l’introduzione precoce nella dieta abbassa il rischio che ciò si verifichi. I risultati sono stati pubblicati dalla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine in occasione del convegno della American Academy of Allergy, Asthma and Immunology.

Osservare la realtà
Per arrivare al risultato gli scienziati londinesi sono partiti osservando la realtà. C’è un dato incontrovertibile che vede i bambini israeliani avere uno dei più bassi tassi di allergie alle arachidi. Piccoli che secondo le tradizioni culinarie del luogo iniziano molto presto ad assumere prodotti contenenti l’alimento in questione. Per contro nei bambini di origine ebraica, cresciuti però a Londra, il tasso di allergia è nettamente superiore e l’assunzione avviene con molto mesi di ritardo.

Allergie ridotte dell’80 per cento
Partendo da questa evidenza i ricercatori hanno disegnato uno studio che ha coinvolto più di 600 bambini ad alto rischio tra 4 e 11 mesi di età. In maniera casuale alcuni hanno dovuto evitare totalmente gli arachidi, gli altri hanno dovuto consumare un quantitativo settimanale pari ad almeno 6 grammi di proteine provenienti dall’alimento. Lo studio ha monitorato i piccoli sino ai 5 anni di età. Dalle analisi è emerso che il consumo precoce ha portato ad una riduzione complessiva dell’insorgenza dell’allergia pari all’81% rispetto a chi ha iniziato a mangiare arachidi in fase tardiva.

Cambio di strategia nella prevenzione delle allergie alimentari
Un risultato inaspettato che potrebbe presto cambiare il modo di concepire la prevenzione delle allergie alimentari. Come spiega Daniel Rotrosen, uno dei coordinatori dello studio, «fino al 2008 le linee guida internazionali hanno sempre raccomandato di evitare cibi potenzialmente allergenici nella dieta dei bambini a rischio. Ora sempre più studi sembrano affermare qualcosa di diverso: il nostro è il primo a dimostrare che una rapida introduzione di arachidi nella dieta è in realtà utile e potrebbe rappresentare un valido approccio nella gestione di questo serio problema di sanità pubblica».Attenzione però al “fai da te”. Come ricorda il professor Gideon Lack, il principale autore dello studio, «I genitori di neonati e bambini piccoli già con eczema o allergia all’uovo dovrebbero consultarsi con un medico prima di nutrirli con prodotti contenenti arachidi».

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