Cosmetici: sostanze presenti in alcuni prodotti anticipano la menopausa

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L’allarme dai risultati di uno studio che ha coinvolto 31.500 donne, pubblicato su Plos One. Sotto accusa gli inquinanti usati nell’industria del make-up, ma anche detersivi e saponi: possono anticipare anche di 4 anni la fine dell’ovulazione

Secondo lo studio alcune sostanze presenti nei cosmetici anticipano la menopausa
Un poco di rossetto, un filo di ombretto o di cipria. Una leggera spruzzatina di profumo e un poco di lacca, per tenere in ordine i capelli. Gesti apparentemente innocui, che molte donne ripetono ogni giorno, ma che potrebbero avere qualche controindicazione. Soprattutto se i prodotti utilizzati non sono sicuri. Secondo uno studio appena pubblicato sul giornale Plos One, alcune sostanze presenti nei cosmetici anticipano la menopausa fra i due e i quattro anni.
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Un campione di 31.500 donne. L’orologio biologico delle donne subisce infatti un’accelerazione a causa dell’inquinamento chimico presenti in alcune confezioni di make-up. Prodotti ‘a rischio’ potrebbero essere anche alcuni detersivi o saponi. I ricercatori della Washington University a St.Louis, coordinati da Amber Cooper, hanno seguito 31.500 donne, coinvolte in un vasto studio di sorveglianza epidemiologica. Ogni due anni, dal 1999 al 2008, le volontarie hanno risposto a un questionario su Salute e nutrizione in cui era c’era la domanda: “E’ in menopausa?”. Sono stati inoltre analizzati sangue e urine per verificare la presenza di inquinanti come, ad esempio, pesticidi e ftalati presenti in profumi, materie plastiche, cosmetici, smalti per unghie, lacche per capelli.

I dati. Esaminando i dati, si è osservato che le donne in cui il tasso di queste sostanze risultava più elevato erano andate in menopausa prima delle altre (da 1,9 anni a 3,8 anni), e avevano una probabilità sei volte più elevata di anticipare la fine dell’ovulazione. Nello studio sono stati presi in esame in tutto i livelli di 111 sostanze chimiche. “I nostri risultati non provano che l’esposizione a questi prodotti provoca la menopausa precoce. Ma provano che le due cose sono comunque collegate in qualche modo”, spiega Cooper, che consiglia di ridurre il contatto con le sostanze chimiche scegliendo prodotti senza profumi di sintesi (che contengono ftalati) oppure bio, per ridurre i pesticidi.

“L’esposizione a molte di queste sostanze è al di fuori dal nostro controllo – aggiunge Cooper – . Le troviamo dappertutto: nell’acqua, nel terreno e nell’aria. Ma possiamo provare a gestire le sostanze chimiche che usiamo ogni giorni e aumentare la nostra consapevolezza. Dobbiamo limitare l’uso di alcuni prodotti”. Secondo gli esperti è bene controllare gli ingredienti del make-up o dei prodotti per l’igiene personale o della casa, anche se non è ancora stato dimostrato “un rapporto di causa-effetto”. Inoltre i ricercatori hanno invitato le donne a preferire prodotti con contenitori di vetro anziché di plastica.

Servono ulteriori test. “Quello che abbiamo scoperto è comunque un campanello di allarme e dovremo fare ulteriori ricerche per approfondire la questione”, conclude Cooper. La Washington University aveva già anticipato i primi risultati di questo studio due anni fa. Il declino della funzione ovarica e la menopausa precoce non ha solo implicazioni sulla fertilità di una donna, ma anche sul rischio di soffrire di malattie cardiache, osteoporosi o di avere altri problemi di salute. Le stesse sostanze chimiche sono note per aumentare il rischio di alcuni tumori, della sindrome metabolica e, nelle donne più giovani, della pubertà precoce.

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