Leucemia: un nuovo metodo per testare l’efficacia dei trattamenti

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Messo a punto nuovo metodo per monitorare l’effetto dei farmaci anti-cancro sulle cellule staminali di una forma di leucemia molto rara, la leucemia mieloide cronica. Questo e’ quanto emerso da uno studio della The University of Manchester, pubblicato su Nature Protocols.

Il recente sviluppo di nuovi farmaci ha migliorato il trattamento dei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica.Anti-Leukemia
Gli inibitori della tirosin-chinasi (Tki) colpiscono le proteine anomale, originate da mutazioni genetiche che si trovano comunemente nei pazienti affetti da questa forma di leucemia.

Tuttavia, l’esistenza di cellule staminali tumorali resistenti al trattamento sono responsabili di molti casi di recidiva quando si interrompe il trattamento. Per questo ogni nuovo farmaco deve essere testato su queste cellule tumorali, ma purtroppo si trovano solo in un numero troppo basso. Ora i ricercatori hanno trovato un nuovo metodo. “Le attuali tecniche richiedono un gran numero di cellule al fine di rilevare i cambiamenti causati dalla Tki”, ha spiegato Tony Whetton, autore della ricerca. “Il nostro studio – ha continuato – ha esaminato il potenziale di una nuova piattaforma tecnologica in grado di identificare i cambiamenti in un numero molto piccolo di cellule”.

I ricercatori hanno esaminato un approccio basato su anticorpi per rilevare cambiamenti strutturali in alcune proteine al fine di rilevare le modifiche causate dai farmaci Tki. Lo strumento utilizzato fissa le proteine in una posizione e le mantiene, consentendo di generare un segnale migliore da poco materiale. Grazie a questo approccio gli studiosi hanno scoperto di poter registrare i cambiamenti in campioni piccoli di cellule staminali. “Questo nuovo approccio ci consentira’ di testare farmaci su cellule prelevate dai pazienti”, ha detto Whetton. “Ha un gran potenziale per permetterci di implementare la medicina di precisione, dove i pazienti ricevono il trattamento piu’ appropriato per colpire il singolo tumore”, ha concluso.

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