Cura, femminile plurale. Donne protagoniste di salute. Quella degli altri. E la nostra?

0

Un incontro multidisciplinare dedicato alla salute e al binomio donna- cura promosso da Teva Italia nell’ambito della terza edizione de Il Tempo delle Donne

tevaLa donna è da sempre protagonista della salute: si prende cura dei familiari, a partire dai figli quando sono piccoli, poi si trasforma in caregiver per i genitori, quando diventano anziani, e si preoccupa spesso del marito o del compagno e sempre di più ricopre ruoli di rilievo nel mondo della medicina e della ricerca. Ma quando deve cominciare a pensare a se stessa?

Su questi temi si sono confrontati esperti in diverse aree terapeutiche, oncologia, neurologia, ginecologia, nel corso dell’incontro “Cura, Femminile Plurale. Donne protagoniste di salute. Quella degli altri. E la nostra?”, promosso da Teva Italia, il 10 settembre alla Triennale di Milano, nell’ambito della terza edizione de Il Tempo delle Donne, la tre giorni del Corriere della Sera dedicata all’universo femminile.

Tra gli ospiti la Prof.ssa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano e Presidente della Fondazione Graziottin per la Cura del Dolore nella Donna Onlus, la Dr.ssa Nicla La Verde, oncologa presso l’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, la Dr.ssa Paola Cavalla, Responsabile centro per la Sclerosi Multipla presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, il Dr. Salvo Catania, chirurgo e oncologo, ideatore del blog Ragazze Fuori di Seno.

Moderatrice dell’incontro Adriana Bazzi, giornalista del Corriere della Sera.

La conversazione si è svolta in maniera dinamica e ha affrontato il modo in cui le donne si confrontano con gli aspetti legati alla loro salute, dall’adolescenza alla menopausa, e in alcuni casi con malattie che sconvolgono il corso della loro vita; senza dimenticare il ruolo di caregiver all’interno del contesto familiare, dal prendersi cura dei figli, quando sono piccoli, del compagno, ai genitori quando sono anziani. Il tutto è stato affrontato in chiave attuale, lontano dai luoghi comuni.

Ogni età della donna è un universo a sé: qualcuna si trova a combattere sfide legate alla sua propria natura – vedi alla voce sessualità – altre incontrano sul proprio percorso ostacoli che affrontano con coraggio: ne sono un esempio i tumori femminili e anche la Sclerosi Multipla, malattia che colpisce prevalentemente le donne. 

Un mondo complesso dunque che ha meritato un approccio multidisciplinare in perfetta armonia con i mille colori che ciascuna donna racchiude dentro di sé.

“Sin dall’adolescenza, la scoperta della sessualità pone ostacoli da superare – è intervenuta la Prof.ssa Alessandra Graziottin. L’età media del primo rapporto sessuale si è progressivamente abbassata e si è ampliato il numero di partner con conseguente aumento del rischio di gravidanze indesiderate e di infezioni sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti. Tutti aspetti che possono avere un impatto molto negativo sulla psiche e la salute delle giovani donne. Da questo emerge ancora la carenza di informazione, a scuola e in famiglia, sul tema della contraccezione e sull’uso della pillola.” 

L’11% dei giovani tra 11 e 25 anni non usa mai protezioni durante il sesso, mentre il 33% usa saltuariamente metodi contraccettivi. Un dato allarmante che sale al 42% tra gli under 14, fascia d’età in cui 1 su 4 confessa di aver già avuto rapporti completi. E anche quando viene usato un metodo contraccettivo non sempre si sceglie quello più affidabile. Il preservativo resta il più utilizzato (77%), anche se in molti casi in maniera non corretta, non costante, non fin dall’inizio del rapporto e in tutti i tipi di rapporti. Un utilizzo scorretto compromette la sua efficacia sia nella protezione da malattie sessualmente trasmissibili sia come anticoncezionale. Segue l’utilizzo della pillola (13%), seppur in percentuale nettamente inferiore. Resta, inoltre, diffuso e frequente il ricorso a pratiche poco sicure quali il coito interrotto (7%) e il calcolo dei giorni fertili (2%). Dilagano i falsi miti sui metodi contraccettivi ormonali come la pillola: il 43% sostiene che faccia ingrassare mentre il 17% pensa che provochi il cancro. La confusione dei giovani riguarda anche le vie di trasmissione di malattie come l’AIDS. Un giovane su 3 pensa che la trasmissione dell’HIV non avvenga attraverso il sesso orale e il 29% considera l’AIDS una malattia dalla quale è possibile guarire.*

 

Procedendo nell’età adulta la prospettiva cambia. Emerge il binomio tra donna e il concetto di madre e la tematica della fertilità.

 

Tuttavia l’età compresa tra i 20 e i 40 anni viene talvolta sconvolta da eventi inaspettati che possono minare i progetti di vita.

”La donna che affronta la malattia non vuole rinunciare al suo essere donna e vuole essere correttamente informata prima di sottoporsi alle terapie – è intervenuta la Dr.ssa Nicla La Verde. La diagnosi di tumore al seno implica per la donna un serio stravolgimento. Ferisce una parte del corpo correlata direttamente alla femminilità, e spesso i trattamenti necessari per la cura sono gravati da effetti collaterali indesiderati. E’ dunque necessario che si istauri un’alleanza terapeutica tra medico e paziente in modo da aiutare la donna ad affrontare le problematiche fisiche, psichiche e sociali, supportandola nel ritorno alla sua quotidianità, come madre, figlia, moglie e professionista.”

 

“La comunicazione è parte integrante della cura – ha aggiunto il Dr. Catania. Va abbandonato il rapporto paternalistico medico-paziente del passato e favorito un rapporto di fiducia tra le due parti.”

 

Oltre al tumore al seno, un’altra malattia prevalentemente femminile che riguarda le donne in questa fascia di età è la Sclerosi Multipla. Il rapporto di incidenza di questa patologia nelle donne è di 2 a 1 rispetto agli uomini e la maggior parte delle diagnosi si concentrano nella fascia di età tra i 20 e i 40 anni. In Italia sono circa 2.000 i nuovi casi di Sclerosi Multipla diagnosticati ogni anno e la sua incidenza è in costante crescita.**

 

“I centri per la sclerosi multipla offrono un approccio multidisciplinare che sostiene la donna in tutti gli aspetti della sua vita – ha commentato la Dr.ssa Paola Cavalla. Se nel passato, per esempio, alle pazienti con Sclerosi Multipla era fortemente sconsigliato intraprendere una gravidanza, per il rischio di possibili complicanze, oggi la donna è accompagnata nella realizzazione dei suoi progetti e terapie sicure e consolidate le permettono di pensare a una gravidanza e a un futuro con una buona qualità di vita, per vivere più serenamente il rapporto di coppia e l’esperienza genitoriale.”

 

Un percorso che porta infine all’età matura, con tutti quei cambiamenti fisici, metabolici e psicologici legati alla menopausa.

 “A volte in questa fase abbiamo di fronte una donna più consapevole, ormai abituata a prendersi cura di sé e degli altri, ma anche una donna che deve essere ‘rimessa in forma’ seguendo adeguati stili di vita e, quando necessario, supportata con una terapia ormonale sostitutiva – continua la Prof.ssa Graziottin. In questo modo si può davvero aiutare la donna a vivere con serenità e gioia i circa 35-40 anni che l’attendono dopo la menopausa.”

 

Una nuova età e una nuova rinascita che mette in luce le particolarità del mondo femminile nell’area salute, con bisogni emergenti e differenti modi di affrontare le sfide imposte dalle condizioni di malattia che possono presentarsi. 

“Con questo evento, Teva Italia riconferma il suo impegno nell’ambito per la salute in generale e in particolare per quella della donna, –  ha commentato la Dr.ssa Roberta Bonardi, Senior Business Unit Innovative Director di Teva Italia – riconoscendo le specificità che interessano le diverse fasi della sua vita. Teva continua a crescere e ad ampliare il suo impegno in diverse aree terapeutiche quali la Sclerosi Multipla, il tumore al seno e il dolore oncologico, che la portano a essere in prima linea e a focalizzare sempre più l’attenzione sulla salute delle donne in termini di prevenzione e di cura, sia con prodotti e servizi, sia con progetti specifici come a esempio la medicina narrativa nell’ambito del tumore della mammella.” 

“Il paziente è al centro della nostra attività di ricerca e sviluppo – prosegue la Dr.ssa Enrica Bucchioni, Direttore Medico di Teva Italia – con l’obiettivo di offrire soluzioni terapeutiche che abbiano un impatto reale nel miglioramento della qualità della vita delle persone. Un approccio che considera la persona a 360 gradi, soprattutto quando si parla di donne, e che si declina in progetti volti a rispondere e incontrare le loro esigenze, anche emotive, che possono accompagnarsi a stati di malattia e ai cambiamenti fisiologici legati all’età. Sosteniamo, inoltre, progetti interdisciplinari su aree terapeutiche specifiche, come la neurologia e la ginecologia, con un focus particolare sulla contraccezione e la fertilità, e iniziative volte alla prevenzione e alla promozione di stili di vita corretti.”

 Note:

* Ricerca “Giovani e contraccezione” realizzata da Skuola.net e SIC-Società Italiana della Contraccezione, aprile 2016www.skuola.net/school-love/sesso-no-protetto.html

** Dati AISM- Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Teva

Teva Pharmaceutical Industries Ltd. (NYSE e TASE: TEVA) è una delle principali aziende farmaceutiche mondiali che offre soluzioni di cura di alta qualità e su misura a milioni di pazienti ogni giorno. Con sede in Israele, Teva è il più grande produttore di farmaci equivalenti al mondo e grazie al suo portfolio di oltre 1.000 molecole produce una vasta gamma di farmaci equivalenti per quasi tutte le aree terapeutiche. Teva, nel settore dei farmaci specialistici, è leader mondiale per i trattamenti innovativi nelle aree del Sistema Nervoso Centrale, della terapia del dolore e del sistema respiratorio. Teva integra la ricerca e lo sviluppo globale con le proprie competenze nel campo dei farmaci equivalenti e specialistici per formulare nuove risposte ai bisogni insoddisfatti dei pazienti combinando sviluppo di farmaci, dispositivi, servizi e tecnologie. Il fatturato netto di Teva ha raggiunto $ 19,7 miliardi nel 2015.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *