Eutanasia: Fondazione Maruzza (cure palliative), ma non e’ l’unica soluzione al dolore

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La Fondazione Maruzza, da quindici anni in prima linea per le cure palliative, interviene dopo il caso dell’eutanasia su un minorenne avvenuta nei giorni scorsi in Belgio. “Mi dispiace quando sento parlare di eutanasia come unica soluzione che garantisca una fine della vita dignitosa, perché non è vero -afferma Silvia Lefebvre D’Ovidio, Responsabile della Fondazione- Esistono, infatti, le cure palliative pediatriche il cui fine è prevenire o controllare ogni forma di sofferenza fisica, psicologica ed emozionale. L’Italia è l’unico paese al mondo che riconosce – per legge – il diritto, anche ai minori, di accedere a cure palliative specifiche per la loro età ”.

“Le cure palliative pediatriche offrono la possibilità di affrontare nella maniera più adeguata possibile i sintomi, la paura, lo stress e la disperazione che la vita nella inguaribilità spesso comporta. E questo fino alla morte, nel rispetto del bambino, della famiglia, dei loro valori e della loro storia”- aggiunge Franca Benini, Pediatra, esperta di Terapia del Dolore e Cure Palliative pediatriche del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova e Responsabile Scientifico dell’Area Pediatrica della Fondazione Maruzza – “Non è certamente facile né privo di complessità e responsabilità gestire attraverso le cure palliative pediatriche un bambino/ragazzo con una malattia inguaribile, ma è possibile, efficace e attuabile.
L’eutanasia non è una scelta “dovuta” per mancanza di soluzioni possibili, perché queste esistono, ma è una scelta forse fatta più per seguire una propria filosofia e concezione di vita.

E se il paziente è un bambino, se chi deve decidere sono altri rispetto a lui, il tutto si complica ulteriormente. E’ proprio in queste situazioni che diventa necessario sostenere bambini e genitori, con risposte cliniche concrete ed efficaci, con capacità di condivisione e comprensione, offrendo, con competenza e scienza quello che la medicina palliativa offre. Se fosse sufficientemente conosciuto quanto le cure palliative possono fare, secondo me, daremmo più valore alla vita di tutti; del bambino in primo luogo, della sua famiglia e di tutte le persone coinvolte nella sua quotidianità.”
La Fondazione Maruzza è nata nel 1999 con lo scopo di garantire a ogni persona affetta da patologia inguaribile, dignità, rispetto e la miglior qualità di vita possibile durante la malattia attraverso il riconoscimento e l’applicazione delle cure palliative come diritto fondamentale, soprattutto nei pazienti più fragili come i bambini e gli anziani.

La Fondazione è impegnata in attività a livello nazionale e internazionale per la diffusione delle cure palliative come diritto imprescindibile, per la continua promozione della ricerca in questo settore e per la formazione di professionisti coinvolti nell’assistenza ai malati inguaribili. Nel 2010 la Fondazione ha contribuito al lavoro che ha portato all’approvazione all’unanimità della Legge n.38, all’avanguardia nel mondo. Nel 2013, in riconoscimento del suo impegno in questo campo,è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica dal presidente Giorgio Napolitano. Dal 16 al 19 novembre prossimo si terrà a Roma il terzo congresso per le Cure Palliative Pediatriche che porterà nella Capitale rappresentanti ed esperti del settore da tutto il mondo.

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