La creatività è contagiosa. La psoriasi no. Dalla collaborazione tra Novartis e IED nasce ClearSkin Lovers

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· Un’iniziativa per “scucire” i pregiudizi che vestono la psoriasi e per parlare di Clear Skin, una pelle libera dalle lesioni

· Un concorso e un premio alla creatività del pubblico e dei giovani talenti dell’Istituto Europeo di Design

· Il progetto ha ottenuto i patrocini dell’associazione di pazienti A.DI.PSO e delle società scientifiche di dermatologia ADOI e SIDeMaST

Milano, 20 settembre 2016 “La pelle è il tuo vestito più bello”.

E’ il messaggio con cui Novartis e l’Istituto Europeo di Design (IED) lanciano ClearSkin Lovers, un progetto che vuole richiamare l’attenzione del pubblico sulla psoriasi e sfatare i falsi miti legati alla sua contagiosità. Per chi convive con questa patologia si apre una prospettiva nuova: avere una pelle “pulita”, libera del tutto o quasi del tutto da lesioni, ovvero una “Clear Skin”.novartis

Vestirsi è un gesto che si compie ogni giorno; a volte distrattamente, altre volte programmandolo con grande cura e anticipo, come quando si ha un’occasione speciale. C’è un “vestito” però che non si toglie mai: la pelle. Un abito di cui ci si deve prendere cura, sempre, in particolare quando porta i segni di una patologia. 

ClearSkin Lovers è un’iniziativa di sensibilizzazione che lega a doppio filo il concetto di pelle libera dalle lesioni della psoriasi (Clear Skin) e il mondo creativo della moda. 

Un doppio filo che si traduce in un coinvolgimento a doppio livello. Off line negli atelier di moda dello IED attraverso un contest creativo per gli studenti chiamati a creare abiti e accessori che amano la pelle. On line sul sito www.lapelleconta.it e sulle relative pagine Facebook e Instagram con un concorso per il pubblico che può interagire con gli studenti in gara, ispirandoli nella creazione dei modelli con foto e commenti sugli abiti, tessuti preferiti e sui must-have del guardaroba ClearSkin Lovers. 

Duplice è anche l’assegnazione di premi. Due borse di studio per i due giovani stilisti che realizzeranno i migliori bozzetti. Per l’utente del pubblico che avrà contribuito in modo più attivo e creativo al dialogo con gli studenti, il premio sarà un master formula week-end, a scelta tra quelli attivati da IED.

“Abbiamo ideato ClearSkin Lovers per parlare sì di psoriasi ma soprattutto per dire che una pelle libera dalle lesioni ora è possibile.” – spiega Gaia Panina, Head of Immunology & Dermatology Franchise di Novartis. “Siamo convinti che questa iniziativa contribuisca a ridurre i pregiudizi nei confronti delle persone con psoriasi e continuiamo a lavorare a fianco di A.DI.PSO. e delle società scientifiche investendo in ricerca per fornire ai pazienti nuove opportunità terapeutiche.”

“Siamo quotidianamente impegnati – dichiara Mara Maccarone, Presidente A.DI.PSO. – a combattere i pregiudizi: in particolare il tema della contagiosità. Abbiamo quindi aderito con piacere a questo progetto perché il gesto quotidiano del vestirsi è un modo per parlare a tutti apertamente e per sfatare i falsi miti relativi a questa patologia che, solo in Italia, colpisce circa 1 milione e mezzo di persone”. E’ proprio il caso di dire: La creatività è contagiosa, la psoriasi no.

“Natura, impatto ambientale e salute della pelle sono temi ai quali il mondo del Fashion si dedica con molta passione. Indossare abiti che rispettano l’ambiente e regalano benessere è possibile, grazie a tessuti ecosostenibili e eco – dermo compatibili. In IED ci impegniamo a trasmettere ai nostri studenti l’entusiasmo per l’innovazione, per la ricerca di nuove soluzioni di Design che riescano a integrare sperimentazione e  tecnica. ClearSkin Lovers è un’opportunità per i giovani designer di lasciarsi ispirare dal tema dell’importanza della cura della pelle per dar vita a creazioni che sviluppano nuovi metodi di lavorazione dei tessuti. L’abito come una seconda pelle e la pelle come una tela su cui disegnare, un tesoro da esaltare e valorizzare attraverso la creatività”. E’ quanto afferma Sara Azzone, Direttore IED Moda Milano.

Ma cosa indossare se si è affetti da psoriasi? “Alcuni tessuti – dice Antonio Cristaudo Presidente ADOI e Direttore UOSD Dermatologia Infettivologica e Allergologica Istituto San Gallicano di Roma – possono contribuire a peggiorare lo stato di irritazione e di infiammazione della pelle. Il mio consiglio è quello di indossare capi di cotone piuttosto comodi, intimo compreso, evitando tessuti sintetici o indumenti stretti che possono causare lo strofinamento delle placche psoriasiche con peggioramento delle lesioni ed aumento del prurito. Un valido aiuto per i pazienti è rappresentato dai cosiddetti ‘tessuti intelligenti’ che eliminano l’attrito, non assorbono creme e unguenti e consentono una maggiore traspirazione”.

“La psoriasi – prosegue Giampiero Girolomoni, Direttore Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona – colpisce indistintamente uomini e donne e può comparire a qualsiasi età. La patologia può influenzare la vita giornaliera di quanti ne sono affetti, provocando stress, rabbia, frustrazione, sensazione di imbarazzo e malessere fisico”. “L’esigenza primaria dei pazienti – conclude Girolomoni – è proprio quella di avere una migliore qualità di vita e una pelle pulita del tutto o quasi del tutto dalle lesioni e oggi, grazie ai farmaci biotecnologici di ultima generazione, è possibile ottenerla”.

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