Alcool, invecchiamento precoce e rischio tumori: italiani spiegano correlazioni

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Diagramma danni stress ossidativo su cellula colpita
Svelati i legami biologici tra il consumo elevato di alcol, il rischio di tumori e l’invecchiamento precoce. Legami che iniziano a livello cellulare con l’accorciamento dei telomeri. La scoperta e’ di un gruppo di ricercatori italiani, dell’Universita’ di Padova (Laboratorio di Mutagenesi Ambientale del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanita’ Pubblica), con la collaborazione con l’Universita’ di Milano (Dipartimento di Medicina del Lavoro), e la Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico (Centro di Epidemiologia Molecolare e Genetica). I risultati di questo studio sono stati presentati al 101st Annual Meeting 2010 della American Association for Cancer Research.

I telomeri sono delle sequenze di Dna che si trovano nelle regioni terminali dei cromosomi e sono importanti per la stabilita’ genetica delle cellule. La lunghezza dei telomeri si accorcia progressivamente mentre invecchiamo. Un uso eccessivo di alcool produce nelle nostre cellule stress ossidativo e infiammazione, due meccanismi che possono accelerare l’accorciamento dei telomeri. Inoltre visto che l’accorciamento dei telomeri e’ un fondamentale meccanismo nel processo di cancerogenesi, i ricercatori hanno ipotizzato che i soggetti con telomeri piu’ corti per eccessivo consumo di alcool potrebbero essere piu’ a rischio di sviluppare il cancro. Utilizzando analisi di real-time polymerase chain reaction, i ricercatori hanno analizzato il Dna del sangue di 59 soggetti con consumo sregolato di alcol – anche se non ancora ascrivibili nella categoria degli alcolisti – (il 22% consumava quattro bicchieri o piu’ al giorno di vino o altra bevanda alcolica) e 197 volontari con un consumo di alcol nella norma della popolazione italiana (soltanto il 4% consumava quattro bicchieri o piu’ al giorno di vino o altra bevanda alcolica). I due gruppi erano di eta’ simile e non mostravano differenze per altre caratteristiche che avrebbero potuto modificare la lunghezza dei telomeri, come fattori dietetici, fumo, esercizio fisico, stress lavorativo o esposizioni ambientali. I risultati hanno mostrato che la lunghezza dei telomeri era drammaticamente ridotta nei soggetti dello studio che consumavano quantita’ eccessive di alcol. La lunghezza dei telomeri era dimezzata negli alcolisti in confronto ai soggetti di controllo (0,41 e. 0,79 unita’ nei due gruppi, rispettivamente). “Gli alcolisti sembrano piu’ vecchi di quanto non siano in realta’ e si e’ sempre ritenuto che un consumo eccessivo di alcol possa far invecchiare prematuramente e anticipare nel tempo le tipiche malattie dell’invecchiamento. In particolare, un eccessivo consumo di alcol e’ associabile all’insorgenza di tumori di diverso tipo”, spiegano Andrea Baccarelli e Sofia Pavanello, responsabili del progetto di ricerca. “Tutte le cellule del nostro corpo hanno un vero e proprio orologio biologico e questo orologio sono i telomeri”, continua Baccarelli, che e’ responsabile del Centro di Epidemiologia Molecolare e Genetica della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e lavora al Dipartimento di Medicina del Lavoro della Universita’ degli Studi di Milano.

“Inoltre, i soggetti portatori di una variante genetica nel gene ADH1B mostravano un rischio maggiore di alcolismo e avevano telomeri piu’ corti”, riferisce la dottoressa Pavanello, responsabile del Laboratorio di Mutagenesi Ambientale del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanita’ Pubblica della Universita’ di Padova. “La diminuzione della lunghezza telomerica che abbiamo trovato e’ di entita’ molto grande e siamo stati sorpresi noi stessi dall’aver trovato un effetto dell’alcol cosi’ forte a livello cellulare”, conclude Pavanello.

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