Scienziati trovano una nuova strategia per far maturare prima i vasi sanguigni

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Un team di ricercatori finanziati dall’UE ha descritto un nuovo meccanismo per potenziare il ripristino del flusso sanguigno nelle malattie ischemiche, che costituiscono alcune delle principali cause di morte in tutto il mondo.

In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, il team, composto da scienziati provenienti da Belgio, Finlandia, Italia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Svizzera hanno dimostrato che bloccare la proteina PhD2 nei globuli bianchi accelera la maturazione dei vasi sanguigni. Questo a sua volta porta a una migliore perfusione di sangue agli organi che sono stati privati di sangue, e per estensione di ossigeno, a causa di una malattia ischemica.

Lo studio è stato aiutato da un Contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca (CER) di 1,31 milioni di euro, assegnato a uno degli autori dell’articolo, Michele De Palma dell’Istituto scientifico San Raffaele in Italia, come parte del progetto TIE2+MONOCYTES (“Tie2-expressing monocytes: Role in tumor angiogenesis and therapeutic targeting”) nell’ambito del tema “Idee” del Settimo programma quadro (7° PQ).

“Le malattie ischemiche possono portare a seri danni agli organi, per esempio attraverso un attacco di cuore o un ictus. È appagante trovare possibili nuove strategie terapeutiche per ridurre al minimo i danni che ne conseguono,” dice un altro degli autori dello studio, Massimiliano Mazzone, del Centro di ricerca VIB Vesalius presso la K.U. Leuven.

Il team ha dimostrato come la crescita di connessioni preesistenti tra vasi sanguigni distinti in arterie funzionali (un processo chiamato arteriogenesi) può essere accelerato bloccando la funzione della proteina PhD2 in una particolare categoria di globuli bianchi. Questo ha come risultato dei vasi sanguigni più larghi e più funzionali, che permettono al sangue di superare l’occlusione e quindi di avere una migliore perfusione di sangue.

Adesso il team desidera continuare a studiare il potenziale terapeutico del blocco della PhD2 per le malattie ischemiche e spera che le proprie scoperte possano portare a un nuovo metodo terapeutico nelle malattie ischemiche per prevenire i danni agli organi.

Per funzionare adeguatamente, ogni organo del nostro corpo ha bisogno di accesso a sostanze vitali come l’ossigeno. Il sangue si occupa del trasporto attraverso il nostro corpo ai diversi organi e rimuove allo stesso tempo i prodotti tossici. Se il sangue non raggiunge un certo organo si può creare un danno irreversibile. È quello che succede nelle malattie ischemiche, che possono causare infarti e ictus.

La sfida che il mondo della scienza medica deve affrontare è il ripristino del flusso sanguigno il più velocemente possibile per evitare il danno agli organi.

Lo scopo del progetto TIE2+MONOCYTES è prendere parte a vari studi nel campo dell’angiogenesi.

Per maggiori informazioni, visitare:

VIB:
http://www.vib.be/en/Pages/default.aspx

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