Embolia polmonare: meglio rilevata dalla TAC

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Una nuova ricerca dimostra che la sola aggiunta di una sequenza di due risonanze magnetiche (MRI) a una comune tecnica di angiografia (RM) migliora notevolmente il rilevamento di un embolia polmonare, condizione solitamente diagnosticata attraverso la tomografia computerizzata (CT).

I risultati dello studio sono stati pubblicati on line sulla rivista Radiology. L’embolia polmonare si verifica quando un coagulo di sangue, di solito originato all’altezza della gamba, viaggia fino al polmone e blocca l’arteria polmonare o uno dei suoi rami principali.

TC rappresenta la diagnosi standard, anche se espone il paziente a radiazioni ionizzanti, comportando cosi’ un rischio di reazioni allergiche e in alcuni pazienti dei danni renali. “L’MRI si sta sviluppando molto piu’ velocemente della CT – ha detto Diego R. Martin, capo del dipartimento di Radiologia presso l’University of Arizona College of Medicine di Tucson – le immagini che stiamo ottenendo sono gia’ significativamente migliori di quanto non lo fossero un anno fa e non c’e’ dubbio che in futuro saremo in grado di offrire una alternativa efficace alla TC per la diagnosi dell’embolia polmonare”. Il team di ricercatori americani ha utilizzato MRI per diagnosticare l’embolia polmonare in donne in gravidanza e in pazienti con reni sensibili agli agenti di contrasto della TC.
(AGI – Salute)

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