Fumo passivo: bastano venti minuti di esposizione per subirne danni

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Respirare il fumo passivo generato da altri può danneggiare seriamente le vie aree e la respirazione già dopo soli 20 minuti
Per fortuna nei locali pubblici, da tempo, non è più possibile fumare. Sono così un ricordo di molti i bar o altri locali che, specie nei mesi invernali, erano una sorta di camera a gas. In alcuni momenti era proprio come se la nebbia si fosse trasferita dall’esterno all’interno, tanto era il fumo.
Nonostante ciò, ancora oggi ci si può trovare in questa situazione estrema: il fumo infatti non è ancora stato vietato nelle case, nelle auto e, anche se sembra strano possa nuocere, anche in certi luoghi all’aperto. A questo proposito, alcuni studi hanno evidenziato come la concentrazione di particelle inquinanti siano presenti in alte concentrazioni anche nei luoghi all’aperto dove transitano persone che fumano – per cui è costretti a respirare il fumo passivo anche all’aperto.

Ma, tornando allo studio che ha determinato come bastino solo 20 minuti per essere danneggiati dal fumo passivo, scopriamo che fumare per via indiretta può causare una restrizione delle vie aeree, irritazione e difficoltà respiratorie.

«I bar e le auto sono luoghi in cui di solito si verificano alte concentrazioni di polveri sottili a causa del fumo – spiega nel comunicato dell’American College of Chest Physicians il dottor Panagiotis Behrakis, dell’Università di Atene, in Grecia – I non-fumatori sono quindi costretti a inalare estreme quantità di particolato direttamente nei loro polmoni. Gli effetti a breve termine del fumo passivo osservati ci dicono che anche una breve esposizione è davvero dannosa per le normali vie respiratorie».

Lo studio, che dovrà poi essere pubblicato in una rivista medica peer-reviewed, è stato condotto in team dai già citati ricercatori greci con i colleghi della Hellenic Cancer Society e la Harvard School of Public Health (Usa).
Gli scienziati hanno reclutato 15 volontari sani che sono poi stati esposti per 20 minuti ad alte concentrazioni di fumo come quelle che si verificano in spazi ristretti come, per esempio, l’automobile o stanze di edifici.
Durante i test, i ricercatori hanno monitorato i partecipanti al fine di registrare i possibili e diversi effetti del fumo. Sono così stati valutati l’impedenza respiratoria (Zrs) tramite oscillometria forzata (FOT), la resistenza (Rrs) e la reattanza (Xrs).
I risultati dei test e delle analisi hanno mostrato che vi erano effetti significativi, concentrati e immediati, dopo l’esposizione di soli 20 minuti al fumo passivo.
A motivo di ciò, i ricercatori concludono che l’esposizione al fumo passivo sia dannosa per la persone anche in virtù di un limitato periodo di tempo.

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