Glaucoma, Gandolfi (UniPr): “Laser e farmaci a lento rilascio strategia vincente”

L’esperto internazionale: “Andremo oltre le problematiche terapie tradizionali a base di colliri”

Il trattamento del glaucoma, volto a ridurre la pressione intraoculare e il conseguente danno al nervo ottico, ha subito recenti e significative innovazioni. Tradizionalmente trattato con colliri giornalieri, ora il laser e nuovi farmaci oculari a lento rilascio sono diventati le prime opzioni di cura, somministrabili a distanza di mesi. Secondo Stefano Gandolfi, direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Parma e past president della Società Italiana Glaucoma (SIGLA), l’approccio terapeutico tradizionale presenta diverse problematiche.

Problemi con i colliri

L’uso dei colliri, solitamente il primo passo nella terapia del glaucoma, è complicato dalla necessità dell’autosomministrazione, che può portare a errori terapeutici se il farmaco non viene assorbito correttamente. Inoltre, mantenere l’aderenza terapeutica è difficile, poiché il collirio deve essere instillato in orari diversi della giornata.

Innovazioni terapeutiche

Per superare questi problemi, il trattamento laser è stato rivalutato come prima opzione terapeutica. Il laser stimola i tessuti oculari a funzionare meglio, migliorando il drenaggio del liquido e stimolando la rigenerazione delle cellule staminali. Inoltre, ci sono nuovi metodi per somministrare farmaci direttamente nell’occhio tramite sistemi a lento rilascio che durano 1-2 mesi o microiniezioni che mantengono la pressione controllata per diversi mesi, rendendo il trattamento più affidabile.

Glaucoma: una malattia silenziosa

Il glaucoma è una malattia cronica progressiva che danneggia il nervo ottico senza causare sintomi evidenti, guadagnandosi il nome di “ladro silenzioso della vista”. La diagnosi è spesso accidentale, scoperta durante esami oculistici di routine. È fondamentale diagnosticare il glaucoma precocemente perché il danno visivo è irreversibile e l’obiettivo del trattamento è rallentare o bloccare il peggioramento.

Fattori di rischio e incidenza

Il glaucoma è legato all’invecchiamento, ma anche a fattori di rischio come familiarità, miopia elevata e gravi comorbidità cardiovascolari. Colpisce circa il 2% delle persone sopra i 40 anni e il 5-6% sopra i 70 anni. La malattia ha una forte componente genetica, quindi è importante monitorare i familiari di pazienti affetti.

Novità e sfide nel trattamento

Al congresso della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO), sono state discusse molte novità riguardanti il glaucoma, inclusi sistemi a lento rilascio, nuove tecniche chirurgiche meno invasive e diagnosi più precise a livello cellulare. Tuttavia, l’accesso a questi trattamenti innovativi è complesso, poiché richiedono dispositivi costosi che non sono ancora completamente rimborsati dal sistema sanitario in tutte le regioni italiane. La SIGLA sta lavorando per migliorare questi percorsi di cura.