Memoria: la proteina che fa spazio ai nuovi ricordi cancellando i vecchi

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Il cervello cancella attivamente i ricordi per creare spazio a nuove informazioni. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Cell, rappresenta un passo in avanti nella comprensione di come le memorie a breve termine si perdono e soprattutto come vengono creati nuovi ricordi.
Fino ad oggi gli scienziati hanno ipotizzato che i ricordi a breve termine vengono cancellati per fare spazio a quelli nuovi, ma questa teoria non e’ mai stata provata. Ora un gruppo di ricercatori dell’Universita’ Tsinghua di Pechino ha scoperto che il cervello produce attivamente delle sostanze chimiche per rimuovere i ricordi a breve termine. Un lavoro, questo, che viene accelerato di fronte a grandi quantita’ di nuove informazioni. “L’apprendimento – ha spiegato Yi Zhing, che ha coordinato lo studio – attiva la formazione biochimica della memoria. Ma e’ necessario – ha continuato – rimuovere i ricordi per far entrare nuove informazioni.


Abbiamo scoperto che dimenticare e’ un processo attivo per rimuovere memoria”. I risultati potrebbero aiutare gli scienziati a capire come le nostre menti immagazzinano i ricordi in primo luogo. “Lo studio di come si dimentica puo’ essere il modo migliore per individuare le basi materiali della memoria”. I ricordi vengono cancellati da una proteina nota come ‘Rac’. Quando la produzione di questa proteina viene bloccata, il cervello conserva le informazioni per molto piu’ tempo di quanto invece farebbe normalmente. Ma quando il cervello tenta di manipolare grosse quantita’ di informazioni nuove, Rac viene rilasciata molto piu’ velocemente per fare spazio. Lo studio e’ stato condotto sui moscerini della frutta addestrati a sfuggire a certi odori. Le cavie hanno dimenticato gli odori da cui sfuggire quando venivano date loro nuove informazioni. Ma quando gli scienziati hanno spento l”interruttore’ della proteina Rac i moscerini della frutta hanno ricordato gli odori molto piu’ a lungo di quanto avessero fatto in precedenza, cioe’ piu’ di un giorno anzi che’ poche ore. I ricercatori ritengono che i ricordi potrebbero funzionare allo stesso modo per tutti gli organismi. Inoltre, di recente la proteina Rac e’ stata associata all’intelligenza negli esseri umani.
AGI

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