La Commissione Europea approva la somministrazione di Telaprevir due volte al giorno per il trattamento dell’Epatite C cronica di genotipo 1

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janssen Telaprevir, farmaco per il trattamento dell’epatite C di genotipo 1 in triplice terapia, può essere ora somministrato due volte al giorno, con conseguenti benefici sull’aderenza alla terapia da parte dei pazienti1

 

Beerse, Belgio, 27 Maggio 2013 Janssen ha annunciato oggi che la Commissione Europea ha approvato la somministrazione di telaprevir (inibitore della proteasi di HCV), due volte al giorno (BID) in associazione a interferone peghilato e ribavirina (PR) per pazienti naïve al trattamento e pre-trattati. Il nuovo schema posologico approvato è di 1.125 mg due volte al giorno (mattina e sera) in associazione a PR. Questo “allinea” la posologia con quella di ribavirina, che era già BID, rispetto a quella approvata in precedenza per telaprevir che era di 750 mg ogni 8 ore in associazione a PR.

La Commissione Europea ha dato la propria approvazione sulla base dei risultati dello studio OPTIMIZE, multicentrico di Fase III, randomizzato in aperto, condotto su pazienti con epatite C cronica di genotipo 1, naïve al trattamento, in cui telaprevir 1.125mg, somministrato due volte al giorno in associazione a PR, ha dimostrato la non inferiorità al dosaggio approvato precedentemente di 750 mg ogni 8 ore in termini di percentuali di pazienti che hanno ottenuto una risposta virologica sostenuta (74% contro 73%).2  Telaprevir ha dimostrato percentuali di cura simili, sia al dosaggio in somministrazione due volte al giorno, sia al dosaggio con somministrazione ogni 8 ore, anche nei pazienti con cirrosi.3

“L’approvazione di  telaprevir in somministrazione due volte al giorno è una buona notizia per i pazienti con epatite C cronica di genotipo 1. La semplificazione della terapia e la sua più agevole gestione, senza che ne sia compromessa l’efficacia, favoriranno l’aderenza terapeutica e offriranno ai pazienti possibilità di guarigione ancora superiori” ha dichiarato la Dottoressa Maria Buti, dell’Ospedale Valle Hebron e Ciberehd, Istituto Carlo III di Barcellona.

La disponibilità di nuovi antivirali ad azione diretta come telaprevir ha trasformato le opzioni terapeutiche per l’epatite C.4 Telaprevir, dalla sua prima approvazione nel 2011, ha già svolto un ruolo significativo nel migliorare gli esiti terapeutici di oltre 80.000 pazienti nel mondo, trattati in terapia combinata.5 Di tutte le terapie disponibili per l’epatite C, telaprevir è quella che offre anche la minore durata di trattamento per un’alta percentuale di pazienti naïve o con recidiva.6,7

“Prima che fossero disponibili gli antivirali ad azione diretta come telaprevir,  i medici potevano  sperare, nella migliore delle ipotesi, di curare solo il 40-50% dei pazienti naive con epatite C di genotipo 1. Oggi, grazie a questi nuovi antivirali c’è la possibilità di curare quasi l’80% di questi pazienti e, per molti di loro è possibile accorciare la durata della terapia. Quando una terapia ha successo, di fatto porta a una sensibile riduzione delle complicanze dell’epatite C, quali tumore epatico e cirrosi. Come per molte altre patologie, più il trattamento è precoce, più efficace è la strategia per evitare le complicanze. Il nuovo dosaggio di telaprevir con somministrazione due volte al giorno rende più agevole l’assunzione e più facile per i pazienti cogliere l’opportunità di guarigione. Ora dobbiamo far sì che i pazienti con epatite C vengano individuati e sia loro offerta la terapia prima che la malattia avanzi” ha dichiarato Graham Foster, Consulente  Epatologo, Barts Health, Londra.

“Siamo molto soddisfatti dell’approvazione da parte della Commissione Europea dosaggio dello schema posologico con somministrazione due volte al giorno di telaprevir, che segna un ulteriore miglioramento per una già importante opzione terapeutica per l’epatite C. Questo farmaco è una pietra miliare del nostro operare al fine di migliorare la vita delle persone che convivono con l’epatite C e di sostenere gli operatori sanitari in tutto il mondo” ha dichiarato Gaston Picchio, Area Leader, Epatite, Janssen.

Telaprevir è stato approvato per la prima volta dall’FDA nel maggio 2011 per gli Stati Uniti, dove viene  commercializzato da Vertex Pharmaceuticals con il marchio INCIVEKTM, e dalla Commissione Europea a settembre 2011 per l’Europa dove viene commercializzato da Janssen con il marchio  INCIVO®.

Lo studio OPTIMIZE

740 pazienti con epatite C cronica di genotipo 1 naïve al trattamento sono stati trattati con telaprevir 1.125 mg in somministrazione due volte al giorno o telaprevir 750 mg ogni 8 ore, in entrambi i casi in associazione a PR. Alla 12esima settimana, è stata interrotta la somministrazione di telaprevir e i pazienti hanno continuato la terapia solo con PR per ulteriori 12 o 36 settimane, a seconda della loro risposta virologica alla settimana 4.

I pazienti sono stati valutati 12 settimane dopo la fine del trattamento (SVR12) per verificare le percentuali di risposta virologica sostenuta (SVR).2

 

La percentuale di pazienti con SVR12 nel gruppo con somministrazione due volte al giorno è stata pari al 74% (274/369) rispetto al 73% (270/371) nel gruppo con somministrazione ogni 8 ore, con intervallo di confidenza (IC) al 95% per la differenza di ‑4,9%, 12,0%. Il limite inferiore dell’IC al 95% (‑4,9%) è stato superiore rispetto al margine prestabilito di non-inferiorità del ‑11%, pertanto è stata dimostrata la non-inferiorità della somministrazione due volte al giorno rispetto alla somministrazione ogni 8 ore.7

 

Telaprevir

INCIVO, in associazione a peginterferone alfa e ribavirina, è indicato per il trattamento dell’epatite C cronica di genotipo 1 in pazienti adulti con con epatopatia compensata (compresa la cirrosi):

–            che siano naïve al trattamento;

–            che siano stati precedentemente trattati con interferone alfa (pegilato o non pegilato) da solo o in associazione a ribavirina, compresi i pazienti recidivanti, i partial responder ed i null responder (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).7

–             Telaprevir  è un inibitore selettivo della serina proteasi del virus dell’Epatite C (HCV) ed appartiene a una nuova classe di farmaci per il trattamento dell’Epatite C cronica da genotipo 1, gli antivirali ad azione diretta (DAA).  A differenza dei farmaci che li hanno preceduti, gli antivirali ad azione diretta agiscono direttamente sugli enzimi del virus e impediscono la replicazione virale.  Telaprevir è stato approvato dalla Commissione Europea il 19 settembre, 2011.

 

Telaprevir 1.125 mg (3 compresse rivestite con film da 375 mg) va assunto per via orale due volte al giorno (BID) insieme a cibo. In alternativa si può assumere telaprevir 750 mg (due compresse da 375 mg) sempre per via orale ogni 8 ore (q8h) insieme a cibo. Il totale giornaliero è 6 compresse  (2.250 mg).7
Telaprevir è stato sviluppato da Janssen Infectious Diseases – Diagnostics BVBA, una delle aziende farmaceutiche Janssen, in collaborazione con Vertex Pharmaceuticals Incorporated (Vertex) e Mitsubishi Tanabe Pharma Corporation (Mitsubishi Tanabe Pharma). Janssen detiene i diritti di commercializzazione di  telaprevir in Europa, Sudamerica, Australia, Medio Oriente e taluni altri paesi. Vertex detiene i diritti di commercializzazione di  telaprevir in Nord America, dove il farmaco è commercializzato con il marchio commerciale INCIVEKTM.  Mitsubishi Tanabe Pharma detiene i diritti di commercializzazione di   telaprevir in Giappone e in taluni paesi dell’Estremo Oriente dove il farmaco è commercializzato con il marchio commerciale TELAVIC®.

 

Informazioni importanti di sicurezza   

Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto può essere visualizzato sul sito  http://www.emea.europa.eu .

 

L’Epatite C

L’epatite C è una malattia del fegato che si trasmette per contatto ematico e che solitamente, agli esordi, è asintomatica.8 Si stima che nel mondo, siano 150 milioni le persone colpite da questa malattia infettiva,9  che con tre – quattro milioni di nuovi casi ogni anno costituisca un pesante onere per chi ne è colpito e per la società nel suo complesso.10 I dati indicano che l’epatite C è causa di morte per più di 350.000 persone ogni anno nel mondo ed è responsabile di circa l’1% della mortalità mondiale.9 E’ la prima causa di cirrosi e di trapianto di fegato al mondo10  con il 20-30% dei pazienti che sviluppa cirrosi epatica12 e un ulteriore 7% che sviluppa tumore del fegato.13 Solo negli Stati Uniti il costo annuo dell’epatite C (costi medici e ore di lavoro perse) è stimato superiore a 1 miliardo di dollari.14

 

Janssen

Noi di Janssen ci dedichiamo ad affrontare e a rispondere ad alcuni dei più importanti bisogni terapeutici insoddisfatti del nostro tempo in diverse aree fra cui malattie infettive e vaccini, oncologia, immunologia, neuroscienze, malattie cardiovascolari e metaboliche. Mossi dal nostro impegno nei confronti dei pazienti sviluppiamo prodotti, servizi e soluzioni terapeutiche innovative per aiutare le persone di tutto il mondo.  Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.janssenrnd.com.

  

Bibliografia:

 

  1. Sievert W et al. Adherence with Telaprevir BID vs. Q8h Dosing in Treatment Naive HCV-infected Patients: Results from the Phase III OPTIMIZE Study. J Hepatol 2013; 58(Suppl 1): S373.
  2. Buti M, Agarwal K, Horsmans Y, et al. OPTIMIZE Trial: Non-inferiority of twice-daily telaprevir versus administration of every 8 hours in treatment-naïve, genotype 1 HCV infected patients. 2012. American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) Abstract. (Final ID: LB-8).
  3. Horsmans Y, Brown Jr. RS, Buti M, et al. Safety and efficacy of twice daily versus every 8 hour telaprevir with peginterferon/ribavirin (PR) in patients with cirrhosis. 2013. European Association for the Study of the Liver (EASL) Abstract 862.
  4. Casey L C, Lee W M. Hepatitis C Virus Therapy Update 2013. Curr Opin Gastroenterol. 2013;29(3):243-249.
  5. Janssen data on file.
  6. Sherman K, et al. Duration of Initial Telaprevir Treatment for HCV Infection: A phase 3 study of treatment duration. N Engl J Med. 2011;365:1014-24.
  7. INCIVO® Summary of Product Characteristics updated 2013.
  8. Centers for Disease Control and Prevention. Hepatitis C FAQs. Available at: http://www.cdc.gov/hepatitis/C/cFAQ.htm#transmission (last accessed May 2013).
  9. World Health Organization. Hepatitis C Fact Sheet. Available at: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs164/en/index.html (last accessed May 2013).
  10. WHO. State of the art of vaccine research and development. Viral Cancers. Available at: http://www.who.int/vaccine_research/documents/Viral_Cancers.pdf (last accessed May 2013).
  11. Rosen HR. Clinical practice. Chronic hepatitis C infection. N Engl J Med. 2011 Jun 23;364(25):2429-38.
  12. Hep C Trust: Overview of Stages. Available at:

http://www.hepctrust.org.uk/Hepatitis_C_Info/Stages+of+Hepatitis+C/Overview+of+the+stages (last accessed May 2013).

  1. Blachier M, Leleu H, Peck-Radosavljevic M, et al. The Burden of liver disease in Europe: A review of available epidemiological data. European Association for the Study of the Liver 2013.
  2. El Khoury A, Klimack W, Wallace C, et al. Economic burden of hepatitis C-associated diseases in the United States. J Viral Hep.  2012 March;19:153–160

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