Bimbi prematuri: staminali riparano problemi

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Le cellule staminali possono proteggere e riparare i polmoni di topi nati prematuri: è quanto hanno ottenuto i ricercatori di un gruppo internazionale di studiosi guidato Bernard Thébaud della Facoltà di medicina dell’Università di Alberta, in Canada.

La ricerca è stata stimolata dalla necessità di trovare una soluzione a un problema terapeutico molto presente nei reparti di medicina neonatale, che riguarda lo sviluppo polmonare dei nati fortemente pretermine.

“Il dilemma che si presenta con questi bambini è veramente difficile da affrontare: quando nascono molto prima del termine previsto, semplicemente non riescono a respirare autonomamente. Per salvare loro la vita si utilizza la ventilazione forzata, fornendo loro l’ossigeno; questa procedura, tuttavia, li mette nelle condizioni di sviluppo di displasia broncopolmonare, cioè di un non crretto sviluppo degli organi”, ha spiegato Thébaud.
“Per questo mi sono posto l’obiettivo di mettere fine entro un decennio a questa devastante condizione.”

In quest’ultimo studio, il gruppo di Thébaud ha simulato le condizioni di prematurità in alcuni ratti, somministrando loro ossigeno. In seguito, nelle loro vie aeree sono state iniettate cellule staminali ricavate dal midollo osseo.

Due settimane dopo, i topi trattati erano in grado di percorrere distanze doppie e mostravano un tasso di sopravvivenza maggiore rispetto a quelli non trattati. Le analisi istologiche poi hanno mostrato come le staminali avessero in effetti riparato i polmoni e prevenuto ulteriori danni.

“L’aspetto più interessante è che le cellule staminali sono come piccole fabbriche, in grado di produrre fattori di riparazione e di guarigione”, ha concluso Thébaud.
I risultati inducono a un cauto ottimismo. “Nel giro di qualche anno potremmo essere in grado di cominciare i trial clinici su bambini preaturi.”

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