Saranno i virus piu’ temuti a suggerire nuove strategie farmacologiche

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diagramma vettore virale
Riuscire a scoprire i ‘trucchi da pirata’ dei virus per mettere a punto nuovi farmaci contro le malattie infiammatorie e autoimmuni: i virus non sono piu’ solo nemici da combattere, ma possono aiutare a conoscere meglio le difese immunitarie e alcune loro strategie di sopravvivenza potrebbero diventare futuri farmaci.
E’ una delle nuove prospettive che saranno presentate nella conferenza ‘The Future of Science’, in programma a Venezia dal 19 al 21 settembre, organizzata dalle Fondazioni Umberto Veronesi, Silvio Tronchetti Provera e Giorgio Cini. ‘I virus conoscono il sistema immunitario molto meglio di noi immunologi’ ed e’ per questo che siamo andati a lezione da loro’, osserva Alberto Mantovani, dell’universita’ di Milano e direttore scientifico dell’Istituto Humanitas, sempre a Milano.

Mantovani, che presentera’ nel convegno di Venezia questo particolare aspetto della ricerca sui virus. Come pirati, spiega Mantovani, ‘nel corso della loro evoluzione alcuni virus hanno saccheggiano il Dna del sistema immunitario dell’uomo e si sono impadroniti di falsi recettori per usarli come trappole molecolari. In questo modo sono riusciti a sovvertire e a ingannare il sistema immunitario in modo da sopravvivere indisturbati nell’organismo umano’. Per esempio, prosegue l’immunologo, ‘il virus di Epstein-Barr infetta il 90% della popolazione adulta e in condizioni normali viene controllato dal sistema immunitario.
Tuttavia in particolari casi puo’ causare il cancro’, come linfomi e tumori solidi della testa e del collo. La sua ‘arma segreta’ e’ una molecola prodotta da alcune cellule immunitarie, chiamata l’interleuchina-10, capace di sopprimere alla risposta immunitaria.

Nel corso dell’evoluzione la famiglia di virus della quale fanno parte il virus del vaiolo e dell’herpes e’ riuscita a catturare un falso recettore, scoperto tempo fa dallo stesso gruppo di Mantovani, ‘lo ha incorporato nel proprio Dna e lo ha utilizzato come una ‘trappola molecolare per non avere una risposta immunitaria eccessiva’. Ancora piu’ sottile la strategia del virus responsabile del sarcoma di Kaposi e di alcuni linfomi: ‘ha catturato i segnali che il sistema immunitario usa per richiamare i globuli bianchi: a prima vista sembra una contraddizione, ma questi segnali richiamano i globuli bianchi sbagliati’, che riducono la risposta immunitaria. Sull’arma segreta di questo virus-pirata sta lavorando il gruppo di Mantovani.
Sono esempi, rileva l’esperto di come ‘i virus aiutano a capire come funziona il sistema immunitario’. Questo, aggiunge, e’ di importanza fondamentale perche’ ‘per fare vaccini innovativi abbiamo bisogno di conoscere meglio il sistema immunitario’. Inoltre, aggiunge, ‘alcune strategie utilizzate dai virus per sopravvivere stanno diventando oggetto di sperimentazione per nuovi farmaci tesi a bloccare il sistema immunitario nei casi in cui e’ necessario’, come nel caso delle infiammazioni e delle malattie autoimmuni.

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