Precursori dei neuroni da cellule staminali

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Sviluppato un nuovo metodo che consente di passare da cellule pluripotenti a cellule della cresta neurale, grazie a un bagno di cellule di segnalazione che permette di superare le difficoltà incontrate finora.

Da cellule pluripotenti a cellule della cresta neurale, precursori delle cellule ossee, delle cellule della muscolatura liscia e dei neuroni: questo il percorso di differenziazione di cellule staminali ottenuto da alcuni ricercatori dell’Università della Georgia guidati da Stephen Dalton, del Georgia Research Alliance Eminent Scholar of Molecular Biology.

 

Il processo attraverso il quale una cellula staminale pluripotente, in grado di differenziarsi in una qualunque cellula del corpo, diventa una specifica cellula è orchestrato da molecole di segnalazione che attivano alcuni processi “decisionali” all’interno delle cellule. Quando la cellula si replica, diverse combinazioni di queste molecole in diversi punti del suo sviluppo restringono i possibili risultati, fino al risultato finale: una cellula epiteliale, per esempio, o muscolare o di altro tipo.


Finora, l’ottenimento di cellule della cresta neurale si basava su un mix di tecniche di laboratorio e casualità: gli sperimentatori partivano da cellule staminali indifferenziate e le inducevano a diventare cellule neurali progenitrici, con alcune caratteristiche simili ma complessivamente abbastanza differenti. Le cellule della cresta neurale cercate si presentano come contaminanti, che gli studiosi isolavano e utilizzavano per i loro studi. Una simile procedura risulta tuttavia laboriosa, costosa e lunga: in definitiva poco pratica per le applicazioni cliniche.

 

Secondo quanto riferito sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”, che pubblica un resoconto della ricerca, il nuovo metodo messo a punto da Dalton e colleghi implica il lavaggio delle cellule in una soluzione contenente piccole molecole in grado di sopprimere una linea di sviluppo, chiamata Smad, amplificandone un’altra, denominata Wnt. L’inibizione della linea Smad utilizzata nel processo porta alla produzione di cellule progenitrici neurali, il che suggerisce che tale cammino potrebbe anche rivestire un ruolo nello sviluppo delle cellule della cresta neurale. Il fatto che il cammino Wnt sia altamente attivo nella formazione della cresta neurale negli organismi in via di sviluppo ha portato Dalton e il suo gruppo a ipotizzare che l’attivazione di tale cammino potesse fornire loro le cellule necessarie.

 

Dopo aver sperimentato varie concentrazioni delle molecole di segnalazione e aver determinato il tempo ottimale di lavaggio, si è scoperta la possibilità di ottenere cellule della cresta neurale con una limitata o nessuna contaminazione da parte di altri tipi di cellule.
Le Scienze

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