Protesi al seno in silicone Pip: in Francia è allarme cancro

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E’ allarme in Francia per i casi di tumore al seno provocati da un tipo di protesi al silicone: il governo annuncera’ entro la fine della settimana un piano di azione ma, secondo Liberation, le autorita’ sanitarie hanno gia’ deciso che tutte le donne che hanno subito un impianto con la protesi al silicone Pip dovranno sottoporsi all’espianto.

La decisione presa dalle autorita’ sanitarie francesi non ha precedenti, ma il governo di Parigi non ha dubbi sul legame tra il difetto della protesi (che si puo’ rompere diffondendo il liquido nel corpo della sventurata paziente) e la comparsa del cancro. “L’urgenza e’ che tutte le donne che hanno protesi Pip vedano i loro chirurghi”, si e’ limitata a dire stamane, in piena tempesta mediatica, la portavoce del governo, Valerie Pecresse. La decisione arriva dopo che, negli ultimi mesi, sono stati rilevati otto casi di tumore al seno ritenuti collegati alle protesi e circa 2mila donne hanno presentato denuncia contro la societa’ Pip; che produce le protesi difettose; e’ stata anche aperta un’inchiesta per “omicidio involontario” dopo il decesso di una donna. Il governo adesso si trova a dover affrontare due emergenze: identificare le portatrici delle protesi incriminate e gestire le operazione di espianto; non e’ chiaro neanche chi debba assumersi il costo degli interventi.
In Italia potrebbero essere tra le 4.000 e le 5.000 le protesi Pip.
Convocato d’urgenza dal ministro della Salute Renato Balduzzi il Consiglio Superiore di Sanità.

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