[ADUC]Cellule staminali contro la calvizie

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Ha la pelle rosa, grinzosa e completamente glabra, fatta eccezione per un paio di baffi e un piccolo ciuffo di peli neri sulla schiena.

A guardarlo non si direbbe ma proprio da lui, un piccolo topo ‘nudo’, potrebbe arrivare la risposta a un problema che da sempre tormenta i maschi di ogni latitudine: i capelli grigi o, peggio ancora, la calvizie. La speranza arriva da un gruppo di scienziati giapponesi della Tokyo University of Science, che in un esperimento pubblicato su ‘Nature Communications’ assicurano di aver trovato il modo di restituire agli uomini che invecchiano i capelli di quando erano ragazzi: folti e, soprattutto, del colore originario.
Il segreto per dire addio a riporti e tinte dalle sfumature piu’ improbabili si nasconde nelle staminali della pelle, dalle quali il team nipponico e’ riuscito a ottenere in laboratorio follicoli nuovi e vitali, trapiantandoli con successo nel roditore. Gli autori sperano che la tecnica possa funzionare anche nell’uomo, confidano di avviare i primi test clinici in 3 anni circa, e di mettere a disposizione la terapia entro un decennio.

Commentando i risultati dello studio sul ‘Daily Mail’, David Fenton, consulente dermatologo del St Thomas’ Hospital di Londra, parla di “un lavoro molto elegante e ben condotto” che bypassa per la prima volta i problemi contro cui si e’ finora arenata la ricerca anti-calvizie. La metodica, infatti, offrirebbe un’opzione anche agli uomini in cui la perdita di capelli e’ talmente estesa da non consentire l’autotrapianto. Inoltre non aiuterebbe solo i calvi, ma anche le ‘tempie grigie’ che rimpiangono la nuance perduta. Al momento, precisa tuttavia Fenton, non e’ ancora chiaro quanto naturali potranno apparire i nuovi capelli, quanto il risultato sara’ duraturo e se e quanto sara’ sicuro.
Gli scienziati giapponesi hanno prelevato due tipi di cellule staminali della pelle di topo, che insieme contengono tutte le istruzioni necessarie a fabbricare i follicoli piliferi che funzionano da ‘vasi’ dei capelli. Dopo avere coltivato queste cellule in laboratorio fino a ottenere nuovi follicoli, i ricercatori li hanno impiantati sulla schiena di topi ‘calvi’ e dopo 2-3 settimane e’ comparso il ciuffo di capelli. La tecnica e’ stata usata anche per dotare di baffi i roditori ‘nudi’. E la cosa piu’ entusiasmante e’ il fatto che lo stesso risultato e’ stato ottenuto in questi topi anche partendo da staminali umane, prelevate dalla pelle di maschi calvi.
In futuro, quindi, gli autori contano di estrarre cellule staminali da campioni di pelle di cuoio capelluto di uomini calvi, di farle crescere e moltiplicare fino a ottenere decine di migliaia di follicoli sani, da reimpiantare sulla ‘pelata’ da ripopolare. Due i vantaggi finali per il paziente: riguadagnare i capelli perduti, e in piu’ vederseli crescere dello stesso colore di un tempo.
Unica controindicazione il prezzo: considerando la tecnologia alla base, infatti, almeno all’inizio il conto per i nostalgici del pettine non potra’ che essere ‘salato’. Nell’ordine di migliaia di sterline, stimano gli esperti.

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