APPROCCI INNOVATIVI PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI: REALIZZATO IL PROGETTO AICI

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logo-AICIDal disegno e sintesi di molecole originali ad approcci sperimentali per aumentare qualità e appropriatezza terapeutica nella cura delle infezioni.

Attivo dal 2013, AICI rappresenta un esempio di proficua collaborazione tra aziende all’avanguardia nella ricerca scientifica. Il network è composto da Angelini, IBN Savio, IRBM Science Park, Ylichron.

Roma, 24 giugno 2015 – Con un workshop tenutosi presso il Centro di Ricerche Angelini di S. Palomba (Roma) si è concluso lo scorso maggio il progetto AICI, Approcci Innovativi per il Controllo delle Infezioni, portato avanti da un network di imprese attive nel campo della ricerca scientifica: Angelini, IBN Savio, IRBM Science Park e Ylichron.

Il progetto AICI è nato nell’ottobre 2013 con l’obiettivo di creare una piattaforma per il controllo delle infezioni, sia attraverso l’ideazione e la sintesi di nuove entità chimiche, che attraverso l’ottimizzazione delle formulazioni e di processi industriali per garantire una maggiore efficacia ed appropriatezza d’uso. È stato ammesso a contributo dell’avviso pubblico “Insieme x Vincere”, realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea parte POR FESR e della Regione Lazio.

Nello specifico, nell’ambito del progetto sono stati sviluppati in parallelo due programmi di lavoro, denominati WorkPackage (WP): da HIT a prototipo (WP1) e da prototipo a uomo (WP2), consistenti in otto linee di ricerca innovative in ambito chimico, formulativo e di processo.

Il WP1, che consiste nello sviluppo di attività e nel raggiungimento di obiettivi propri delle fasi più precoci della ricerca, ha portato al disegno e sintesi di molecole originali come antimalarici o antibatterici, attive su target molecolari innovativi. Il lavoro ha tenuto conto di numerosi fattori critici nel campo dell’infettivologia: oltre alla crescente problematica della antibiotico-resistenza, è stata valutata la potenziale riduzione di effetti collaterali rispetto alle molecole già esistenti. Anche in fasi di sviluppo più avanzate, il tema dell’antibiotico-resistenza rimane di primaria importanza: tale parametro ha costituito la linea guida anche per il WP2, che si è articolato in quattro approcci sperimentali tesi a dimostrare il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza dei trattamenti.

Il workshop conclusivo, cui hanno partecipato rappresentanti di enti di ricerca pubblici e privati, è stato articolato in relazioni tecnico-scientifiche per la presentazione dei risultati. Un’area dedicata ai poster ha consentito ulteriori approfondimenti con i ricercatori coinvolti.

Due letture magistrali sono state tenute dal Prof. G.M. Rossolini dell’Università di Firenze (“Nuove frontiere nella diagnostica delle malattie infettive”) e dalla Dott.ssa C. Alisi dell’ENEA-Casaccia di Roma (“I microrganismi: da problema a risorsa – Il biorestauro”). Le letture sono state una finestra aperta sugli aspetti innovativi della diagnostica e sulle opportunità offerte da un mondo tecnico-scientifico sempre più multidisciplinare e globale.

Il workshop ha costituito inoltre un’occasione di confronto e aggiornamento tra le aziende del network circa i progetti portati avanti anche in altre aree terapeutiche: Angelini ha recentemente acquisito le licenze del nuovo antibiotico dalbavancina e del dispositivo medico Amuphase (lesioni cutanee); IBN Savio ha siglato un vincolo di esclusiva con MSD per l’acquisto del sito di Pavia; IRBM ha sviluppato il vaccino anti-ebola; Ylichron ha validato un metodo per la quantificazione assoluta di miRNA in siero.

Al progetto hanno preso parte anche organismi di ricerca pubblica: Università di Roma La Sapienza; Università di Roma Tor Vergata, Università di Roma Tre; Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”; Istituto Superiore Sanità; Campus Biomedico Roma; Università degli Studi di Firenze; Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Bari; Università degli Studi di Milano; Universitad Miguel Hernandez Elche Spagna:

Si prevede che la diffusione dei risultati conseguiti da AICI proseguirà attraverso la pubblicazione di articoli scientifici e presentazioni a congressi. La rete di conoscenza costruita apre inoltre alla possibilità di ulteriori collaborazioni future in ambito non solo regionale ma anche nazionale e internazionale.

 

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