Neurologia e cardiologia: si trova un punto d’incontro scientifico

0


Gli importanti passi avanti fatti nello studio delle relazioni tra i danni neurologici e cardiovascolari hanno determinato un significativo cambio di rotta nello studio della genesi delle patologie neurologiche, che appare oggi piu’ complessa. neuronLo dimostrano gli studi sull’origine vascolare dell’Alzheimer, pubblicati sulle piu’ autorevoli riviste mondiali e particolarmente apprezzati dalla comunita’ scientifica internazionale, condotti da Daniela Carnevale,che dimostrano come i fenomeni del danno vascolare possano essere alla base del danno neurodegenerativo. Una tesi che, gia’ plaudita in sede di meeting specifici in Europa ed in America, e’ stata accolta con grande attenzione dalla platea di medici presente al convegno appena svoltosi su Il rischio cardiovascolare e metabolico nel danno cerebrale promosso dall’IRCCS Neuromed e dalla Clinica Montevergine nella persona di Giuseppe Lembo, coordinatore del Dipartimento di Angio-Cardio-Neurologia del Neuromed e Direttore Scientifico dell’istituto cardiologico campano. Sulla base di queste ricerche sono anche partiti filoni di studio per la messa a punto di nuovi farmaci – in via di sperimentazione – in grado di riparare il danno cerebrale.

La scoperta di questi significativi punti di contatto, tra il vascolare, il cardiovascolare e il neurologico, rappresenta un nuovo punto di partenza per la medicina integrata e per nuovi approcci a ”vecchi” problemi legati allo studio della genesi delle patologie cardiologiche e neurodegenerative. Il team di ricercatori del Prof. Lembo e’ d’altronde spesso alla ribalta per i risultati prodotti.

Lo dimostra, non da ultimo, lo spotlight pubblicato sul primo numero di Circulation del 2013 che, tra le migliori sfide europee per l’anno in corso, ha selezionato in Italia solo il gruppo di Lembo per gli studi sui legami che intercorrono tra i meccanismi cardiovascolari e l’attivazione del sistema immunitario. Nel corso del convegno targato Neuromed-Montevergine sono inoltre state approfondite, ed accolte con altrettanto interesse dalla platea, le nuove relazioni che intercorrono tra il diabete e i danni neurologici e cardiovascolari, discusse d Francesco Zerella, Responsabile dell’U.O. dipartimentale di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento. Ultimo topic trattato, ma non per eccellenza, la denervazione renale come strategia terapeutica per ridurre il rischio cardio e cerebro vascolare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *