Terapie geniche ottengono il meritato riconoscimento

L’altro fronte è quello delle leucemie ad alto rischio. Durante la lezione tenuta in apertura del congresso, Bordignon ha presentato dati sulla modalità di azione e gli effetti di TK. La terapia con cellule TK è basata sull’impiego dei linfociti del donatore geneticamente ingegnerizzati, da affiancare al trapianto di midollo osseo da donatori sani, ed in particolare da donatori familiari parzialmente compatibili nella cura di pazienti adulti affetti da leucemie ad alto rischio. TK permette di mantenere gli effetti immunoprotettivi ed anti-leucemici dovuti ai linfociti T del donatore, incrementando la sopravvivenza dei pazienti trattati e rendendo prontamente disponibile un donatore per tutti i pazienti privi di donatore pienamente compatibile, che oggi sono attorno al 50% dei pazienti candidati al trapianto di midollo. (ASCA)