Campagna UE di prevenzione contro tumori del collo dell’utero

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Lussemburgo, 14 gen. – Individuare una strategia comune e realizzabile per la promozione dello screening del tumore al collo dell’utero nei nuovi Stati membri dell’Unione Europea, con particolare attenzione alle donne in eta’ riproduttiva (30-69 anni) e ai gruppi piu’ difficili da raggiungere.

Sono questi gli obiettivi di AURORA, un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea (attraverso l’Agenzia Esecutiva per la Salute e i Consumatori – EAHC), coordinato dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) in collaborazione con l’Associazione ISES (Istituto Europeo per lo sviluppo economico). AURORA, iniziato il primo dicembre 2010, parte ufficialmente oggi con la prima riunione operativa in Lussemburgo. Sara’ sviluppato nell’arco di 36 mesi e rappresenta una solida partnership di 11 stati membri della Comunita’ Europea: Bulgaria, Romania, Lettonia, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Polonia, Grecia ed Italia. Al centro dell’attenzione e’ la promozione e lo scambio europeo di informazioni e conoscenze sullo sviluppo e l’applicazione di buone pratiche di prevenzione del tumore al collo dell’utero, il secondo tumore femminile per diffusione e mortalita’, con picchi proprio nei Paesi che piu’ recentemente hanno aderito all’Unione Europea.

Le conoscenze acquisite con AURORA verranno diffuse nell’UE e, in particolare, nei nuovi Stati Membri. Inoltre, AURORA favorira’ un coordinamento adeguato e sinergico tra le iniziative comunitarie in materia di raccolta di dati comparativi sulle principali malattie, compreso il cancro. “Con questa iniziativa – spiega la presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora – vogliamo ampliare a livello europeo, il lavoro realizzato in Italia per la promozione della prevenzione primaria e secondaria del tumore al collo dell’utero. Il nostro lavoro di advocacy per la salute della donna avra’ certamente piu’ impatto se potremo anche incidere sui programmi europei, in particolare in quei Paesi che piu’ recentemente di altri sono entrati a far parte dell’Unione e dove si verificano i maggiori problemi nello sviluppo delle attivita’ di prevenzione e informazione alla popolazione. La forza di AURORA e’ proprio quella di puntare al coinvolgimento diretto, attivo, responsabilizzato, delle Istituzioni di ogni Paese”. “In pratica – spiega Maura Ilardi, responsabile scientifico del progetto – AURORA e’ stato strutturato in 6 macro-attivita’. Nella prima fase, saranno analizzati il contesto locale e la letteratura esistente nei paesi partecipanti (epidemiologia, programmi di screening, necessita’ dei beneficiari diretti del progetto), utili per l’identificazione e l’analisi delle buone pratiche e delle strategie nella lotta contro questo tumore e, in particolare, in merito alla promozione dello screening.

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