Con le staminali e’ possibile costruire cuore di un bambino

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Le cellule staminali potrebbero essere in futuro la soluzione migliore per riparare il cuore danneggiato di un bambino. Un gruppo di ricercatori statunitensi e’ riuscito a dimostrare che con le staminali cardiache di bambini affetti da cardiopatie congenite e’ possibile ricostruire il cuore in laboratorio. I risultati sono stati riportati sulla rivista ‘Circulation’. Sunjay Kaushal, chirurgo del Children’s Memorial Hospital e docente alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, che ha guidato lo studio, ritiene che i risultati accendono una speranza importante per il crescente numero di bambini con problemi cardiaci congeniti.

Con questa terapia i bambini potrebbero fare a meno del trapianto di cuore. “Grazie ai progressi nelle terapie mediche e chirurgiche, molti bambini che nascono con cardiomiopatia o altri difetti cardiaci congeniti vivono piu’ a lungo ma alla fine potrebbero cedere all’insufficienza cardiaca”, ha detto Kaushal. “Questo progetto ha prodotto importanti dati di laboratorio pre-clinici”, ha spiegato l’esperto, “che dimostrano che possiamo essere in grado di usare le cellule staminali cardiache del paziente per ricostruire il suo cuore, permettendo a questi bambini di vivere piu’ a lungo”.

Le cellule sono state prelevate da pazienti di eta’ variabile – a pochi giorni dopo la nascita fino a 13 anni – sottoposti a intervento chirurgico di routine per via di una patologia cardiaca congenita. I risultati mostrano che il numero di cellule staminali cardiache e’ piu’ grande nei neonati e poi rapidamente diminuisce con l’eta’, e che il piu’ alto numero di queste e’ concentrato nell’atrio destro. Lo studio ha anche mostrato che le cellule staminali cardiache sono funzionali e potenzialmente possono riparare il cuore danneggiato. Fino a ora, gli studi si erano concentrati sul cuore malato degli adulti: questo e’ il primo ampio e sistematico che si e’ focalizzato sui bambini. In attesa dell’approvazione della Fda, l’agenzia statunitense per il controllo dei farmaci, Kaushal spera di iniziare in autunno i primi trial clinici sui bambini.

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