Cancro al seno e obesita’: scoperto un legame

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Un comune “mantra” che ci sentiamo ripetere ogni giorno recita “stai attento al tuo peso, bada a cosa mangi”. In questo modo riduciamo il nostro rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari, diabete e morte prematura. Possiamo tuttavia avere anche un altro motivo per farlo.

Nuove ricerche suggeriscono che l’obesità influenza la prognosi del cancro al seno e in particolare la sua propensione a diffondersi. Presentato nella rivista Cancer Research, lo studio dà uno sguardo di prima mano ad un rapporto di causa diretta ed effetto, e potrebbe rappresentare una nuova traccia per il trattamento.

Ricercatori dell’Institut National de la santé et de la recherche médicale (INSERM), in collaborazione con l’Université Paul Sabatier e il Centre national de la recherche scientifique (CNRS), tutti in Francia, hanno fatto la scoperta rivoluzionaria che le cellule adipose, quelle che gli esperti chiamano adipociti, trovare una nicchia nei pressi dei tumori al seno.

Secondo il team, gli adipociti possono trasformare le caratteristiche delle cellule cancerose quando sono collegate ai tumori, quindi risultando in cellule cancerose più aggressive.

Studi precedenti hanno infatti rivelato una connessione con l'”aggressività” del cancro al seno nelle donne, ma non è mai emersa alcuna prova concreta. Al fine di trovare il pezzo mancante del puzzle, il team francese ha indagato sull’interazione fra le cellule adipose e le cellule tumorali.

Il tessuto adiposo, per lo più composto da cellule adipose, rappresenta gran parte della parte esterna del seno. Le cellule adipose, conosciute per la loro capacità di immagazzinare e rilasciare i grassi, possono anche secernere molte proteine. Quindi, la questione chiave per i ricercatori era di determinare se tali proteine effettivamente contribuiscono allo sviluppo del cancro al seno.

Guidati da Philippe Valet dell’Institut des maladies métaboliques et cardiovasculaires (INSERM/Université Paul Sabatier) e da Catherine Muller dell’Institut de pharmacologie de biologie structurale (CNRS/Université Paul Sabatier), i ricercatori hanno usato un originale sistema di co-coltura di cellule tumorali mammarie e adipociti, che ha mostrato un cambiamento nella secrezione di alcune delle loro proteine, tra cui anche le proteine infiammatorie come l’interleuchina 6 (IL-6).

Il team ha scoperto che le cellule adipose interagiscono con il tumore, provocando un aumento del suo “potenziale di colonizzazione” e quindi della sua aggressività. I ricercatori hanno anche scoperto che gli adipociti situati nei pressi di grandi tumori umani, con invasione gangliare, contenevano più IL-6. La proteina potrebbe pertanto avere un ruolo nella diffusione del tumore al seno indotta dagli adipociti.

“I nostri risultati ora dimostrano come gli adipociti partecipano attivamente alla progressione del cancro al seno, orchestrata da cellule tumorali”, dicono i ricercatori. Essi suggeriscono che nel caso dell’obesità, gli adipociti associati al cancro al seno potrebbero amplificare ulteriormente l’effetto “aggressivo” dei tumori. “Questa ipotesi dev’essere ancora verificata sia nei topi che nell’uomo.”

Per maggiori informazioni, visitare:

Cancer Research:
http://cancerres.aacrjournals.org

INSERM:
http://english.inserm.fr/

 

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