Potrebbe essere più vicino il vaccino contro l’epatite C, malattia virale che colpisce, secondo le stime, 150 milioni di persone nel mondo con gravi complicazioni come l’insufficienza epatica e il cancro al fegato, e che fa registrare centinaia di migliaia di morti l’anno.

Ricercatori europei degli istituti di ricerca francesi Cnrs e Inserm hanno infatti elaborato una nuova strategia vaccinale, illustrata in uno studio pubblicato su ‘Science Translational Medicine’. I loro lavori aprono la strada a un vaccino contro questa infezione ma anche contro altre malattie virali, in particolare Aids e dengue. Gli scienziati hanno elaborato una tecnologia basata sull’utilizzo delle ‘pseudo-particelle’ virali o ‘chimeriche’, uguali a quelle realmente virali senza però essere dannose.

Le ‘pseudo-particelle’ sono state create in laboratorio a partire da frammenti di due virus distinti. Successivamente, con le ‘chimere’ ottenute sono stati vaccinati alcuni macachi e alcuni topi. Si è scoperto così che gli animali producevano anticorpi che neutralizzano i virus dell’epatite C.

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