Le infezioni batteriche sono sempre piu’ causa di problemi di infertilita’ maschile. Spesso senza sintomi, vengono scoperte solamente in occasione di un desiderio di paternita’ che stenta a concretizzarsi.
“Oltre al rischio di provocare il cancro alla propria partner, l’HPV nel liquido seminale puo’ da un lato diminuire la fertilita’: sull’apparato riproduttivo maschile questo virus puo’ provocare l’astenozoospermia, ovvero ridotta o assente motilita’ degli spermatozoi che e’ una frequente causa di infertilita’ nell’uomo”. Prosegue il responsabile del laboratorio: “Per quanto molto diffuso, il batterio E.coli rappresenta a sua volta un rischio per la fertilita’ dell’uomo: se arriva all’apparato genitale, puo’ influire sulla qualita’ del liquido spermatico, quindi influire sul grado di fertilita'”. Anche la clamidia e’ una infezione asintomatica che, se non curata, puo’ portare all’infertilita’ nell’uomo. Riscontrata in misura minore “rappresenta pero’ sempre un elemento che influisce negativamente sulle capacita’ fertili di un uomo”, osserva Pensis. Conclude Michael Jemec, specialista in Medicina della Riproduzione del centro ProCrea: “Il problema maggiore e’ quello della mancata prevenzione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ il 30% dei nuovi casi di malattie sessualmente trasmissibili riguarda persone al di sotto dei 25 anni. Occorre puntare sempre piu’ sulla prevenzione: se da una parte registriamo una maggior sensibilita’ dei medici di famiglia e dei ginecologi nei confronti della salute riproduttiva maschile, troppo spesso gli uomini si sottopongono a controlli ancora tardi”.