Tumori al cervello, nuovi progressi nella diagnosi, con l’aiuto della nanobiotecnologia
![](https://www.liquidarea.com/wp-content/uploads/2012/02/quantum_dots.jpg)
Nonostante i progressi nella rilevazione del tumore al cervello, questo continua ad avere un tasso di sopravvivenza molto basso, soprattutto a causa degli alti livelli di resistenza al trattamento.
Una volta collegati a essi, la fluorescenza rende facilmente individuabili le molecole che contengono la proteina che riconosce l’anticorpo. Tuttavia, finora non si era ancora riusciti a condurre i Qdots nelle cellule senza effetti collaterali. I ricercatori del City College di New York hanno superato questo problema rivestendo le Qdots di lipidi e proteine tratti dal virus Sendai. Maribel Vazquez, primo autore dello studio, ha spiegato: “Mentre le cellule dispongono di meccanismi di difesa complessi per proteggersi contro gli attacchi, i virus si sono evoluti per ingannare la cellula, noi non abbiamo fatto altro che sfruttare questi meccanismi. I Qdots sono a loro volta collegati a un anticorpo contro l’EGFR. Quindi, una volta all’interno della cellula, gli anticorpi Qdot diventano capaci di legarsi al recettore interessato per monitorarne i livelli”.